Il Sisma bonus è salvo: nelle aree colpite dal terremoto del 2016 sarà possibile ancora la cessione del credito. “L’emendamento che garantisce fino al 2025 la cessione nel credito e lo sconto in fattura per gli interventi di ricostruzione che hanno usufruito del 110% per le lavorazioni non coperte da contributo sisma, è stato approvato dalla Commissione Finanze della Camera – ha detto il commissario per la ricostruzione Guido Castelli – Fin dal primo giorno avevo dato la massima attenzione al tema, affinché conseguissimo un risultato fondamentale per la ricostruzione del Centro Italia. Ringrazio il Governo e la maggioranza per lo sforzo compiuto che, insieme alle altre misure già varate per l’area del cratere, renderà possibile passare finalmente dalle norme ai cantieri e restituire alle migliaia di cittadini dell’Appennino centrale le loro case e le loro attività in condizioni di sicurezza”.
Non cambia niente per le aree che sono state colpite quindi dal sisma sette anni fa. “Il mantenimento della cessione del credito d’imposta e dello sconto in fattura nel solo cratere sismico stimolerà le imprese a lavorare nel grande cantiere della ricostruzione. Il 110% abbinato alla ricostruzione è una necessità assoluta, che consentirà di rafforzare la sicurezza degli edifici e di renderli anche sostenibili sotto profilo energetico e ambientale”, conclude il commissario.
Il sisma bonus tutela le aree colpite dal terremoto del 2016
Il terremoto ha colpito la zona di Amatrice e altri centri della provincia di Perugia nel 2016, distruggendo diversi piccoli borghi, per i quali è stato necessario far partire una vera e propria opera di riscotruzione.