Quell’Etf che state usando potrebbe non essere tutto ciò che è stato creato per essere.
Esistono vantaggi di pianificazione finanziaria nel detenere titoli del Tesoro Usa o obbligazioni societarie direttamente, piuttosto che tramite Etf.
Gli Etf sui titoli del Tesoro Usa a brevissima scadenza sono difficili da replicare per la maggior parte degli investitori al dettaglio.
Gli Etf sulle obbligazioni societarie possono essere difficili da vendere al valore equo nei momenti di stress del mercato.
Gli Etf obbligazionari possono essere popolari, ma non sono affatto perfetti. L’acquisto diretto di obbligazioni governative o societarie può offrire alcuni vantaggi che gli Etf non possono offrire. Dato che molte persone cercano di diversificare i loro portafogli aggiungendo un po’ di obbligazioni, è il momento giusto per dare un’occhiata ai modi migliori per farlo e al motivo per cui è meglio evitare alcuni Etf obbligazionari.
Qual è il problema dei soliti Etf sul Tesoro Usa? Lo svantaggio della maggior parte degli Etf obbligazionari risiede nel modo in cui sono strutturati. Questo è certamente il caso del popolarissimo iShares 7-10 Year Treasury Bond Etf (ticker: IEF; expense ratio: 0,15%). Questo Etf tiene traccia di un gruppo di obbligazioni del Tesoro Usa con scadenze residue comprese tra sette e dieci anni. Quindi, al momento, può detenere solo obbligazioni con scadenza compresa tra febbraio 2030 e febbraio 2033. L’ Etf vende le sue obbligazioni quando le loro scadenze scendono al di sotto dei sette anni e reinveste i proventi.
Ad esempio, la sua partecipazione maggiore – con una ponderazione del 19% – è un titolo del Tesoro Usa con scadenza 15 novembre 2031. Ha una cedola dell’1,375% e l’ultima volta è stato scambiato a un prezzo di 81,01 dollari, con un rendimento del 3,97%. Si tratta di un’obbligazione davvero interessante. Ma entro novembre 2024, l’ Etf dovrà venderlo, perché mancano meno di sette anni alla sua scadenza.
E questo va contro uno dei motivi principali per cui si acquista un’obbligazione: il fatto che, alla scadenza (in questo caso il 15 novembre 2031), ci si può aspettare di ricevere il suo valore nominale di 100 dollari, oltre agli interessi pagati dalla cedola nel corso dei dieci anni, anche se i tassi di interesse dovessero aumentare bruscamente in quell’anno. È una garanzia che aiuta a soddisfare le esigenze di pianificazione finanziaria.
Ed è una garanzia che non viene fornita dall’Etf.
Quindi, se all’inizio del 2031 i tassi d’interesse dovessero improvvisamente aumentare, l’Etf subirebbe un brusco calo, proprio come è successo l’anno scorso, perché continuerebbe a detenere obbligazioni con scadenza tra sette e dieci anni.