La farmacia al centro di una rivoluzione copernicana: non più solo punto vendita ma soprattutto “luogo” di consulenza. E domani? Tra digitale, rapporto con il territorio e luoghi del benessere?
Storicamente, il farmacista è sempre stato un punto di riferimento per il cittadino, abituato a trovare ascolto e soprattutto consiglio. Sempre stati gratuiti ed accessibili a tutti. L’obiettivo che come Farmacie Pharma Experience ci poniamo ogni giorno è proprio quello i riavvicinare il cittadino alla figura del farmacista, riconquistare la sua fiducia facendo in modo di esserci sempre, con i consigli migliori ed i prodotti e le soluzioni più adatti. Da qui il nostro motto: “Quando tu mi vuoi, io ci sono!”
Le ultime riforme assegnano un ruolo più impegnatico al farmacista chiamandolo a partecipare alla cura del paziente. Che cosa si intende?
Il farmacista è sempre in primo piano per quanto riguarda la cura del paziente. Noi rappresentiamo il presidio sanitario più vicino al cittadino ed è a noi che i pazienti si rivolgono per la cura dei sintomi più comuni. A livello legislativo i pazienti possono avere libero ed autonomo accesso a tutti quei farmaci utilizzati per le patologie più semplici come molti prodotti per il mal d testa o per il raffreddore. Nonostante questo, a mio avviso nessun paziente deve essere lasciato solo nella ricerca del prodotto più adatto alle proprie esigenze. In farmacia io ed i miei collaboratori offriamo sempre assistenza ed uno dei nostri obiettivi è conoscere tutti i prodotti di cui disponiamo – si parla di almeno 30.000 articoli – per poter suggerire sempre quello più idoneo. Per questo ogni settimana offriamo corsi di formazione a tutti i nostri collaboratori.
Si chiede al farmacista di essere sempre più imprenditore. Cosa richiede il mercato?
È necessario innanzitutto far tornare ai cittadini la voglia di acquistare in farmacia tutti quei prodotti che ormai tendono ad acquistare altrove, dall’igiene personale alla cosmesi fino ai supplementi dietetici. Nel corso degli anni il cliente-paziente è stato letteralmente spedito alla Grande Distribuzione. Per invertire il processo bisogna lavorare su accoglienza, assortimento ed offerte. Il cittadino ci deve indubbiamente preferire per la nostra competenza, formazione, cortesia, per l’ambiente che in farmacia deve essere pulito e piacevole, ma deve anche sapere che l’estrema qualità dei prodotti che vendiamo gli è accessibile. “Sconto” o “offerta” sono parole tutt’ora quasi sconosciute in farmacia a causa di una gestione ormai anacronistica e sbagliata. La strada da percorrere è ancora lunga, io personalmente sto seguendo un percorso atto a rimodernare l’idea della Farmacia nell’immaginario collettivo.