Senza colonnine di ricarica l’auto elettrica non avrà futuro
Roberto Minerdo, presidente della startup power station che gestisce la ricarica per veicoli elettrici

Una sola cosa è certa: le auto elettriche avranno un futuro solo se le centraline di ricarica spunteranno come funghi un po’ ovunque. Ne sono convinti gli automobilisti, ne sono convinti in particolare in Power Station, la start up innovativa fondata a Napoli da Aldo Arcangioli e presieduta da Roberto Minerdo. «Ci occupiamo di realizzare e gestire reti infrastrutturali per la ricarica per veicoli elettrici. Siamo un’azienda giovane, come sono giovani i nostri dipendenti, il 70% dei quali sono donne» spiega il presidente Minerdo. L’azienda che racconta è un’azienda in cui, prima ancora del business, c’è una visione di mobilità futura lungimirante. Il loro obiettivo è piazzare quante più stazioni di ricarica possibile, soprattutto fuori dai centri urbani. Perché fuori? Perché dentro le grandi città lo fanno già tutti: troppo facile. Ma non è solo una questione di sfide coi competitor: secondo Power Station la battaglia della mobilità sostenibile si potrà vince unicamente dando la possibilità di utilizzare le auto elettriche in ogni circostanza. «Siamo già il primo operatore privato nel settore, con oltre cento centraline installate in Italia che diventeranno presto un migliaio. Entro il 2020 saranno tremila E tutto questo senza aver ricevuto un euro di contributo pubblico», dice Minerdo. Power Station ha individuato due aree su cui lavorare. La prima è l’ambito turistico: hotel, marine, campi da golf, centri commerciali, aree archeologiche, musei. Power Station installa la centralina, la struttura turistica la ospita e l’utilizzatore paga l’energia per la ricarica con una app o una carta prepagata. «Per gli operatori del settore significa fornire un servizio in più al cliente, avere la possibilità di aumentare il numero dei clienti o anche farsi conoscere da chi viene solo per ricaricare l’auto», racconta ancora Minerdo. «L’esempio migliore è quello del “Progetto Ischia isola verde” dove, insieme ad Enel, abbiamo installato la scorsa estate due stalli in una mezza dozzina di hotel e invitato un partner, B Rent, un operatore di noleggio a medio e lungo termine, a mette a disposizione auto elettriche sull’isola. In questo modo abbiamo ampliato l’offerta degli alberghi e contribuito a migliorare l’aria che respiravano i turisti».

L’obiettivo di power station è installare le stazioni di ricarica fuori dai centri urbani. e nel futuro c’è anche il business delle soste

L’altra area in cui Power Station è impegnata è quella della sosta. In questo ambito ha sottoscritto un accordo con Aipark, l’associazione che raggruppa tutti gli operatori del settore in Italia per l’elettrificazione di almeno una postazione in ogni parcheggio in città, nei porti, negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie. «Vantiamo delle partnership di assoluto valore», conclude Minerdo, «come quella con Enel X. Per la realizzazione di progetti di rilievo dialoghiamo con le più importanti case automobilistiche. Dal 2017, poi, seguiamo attivamente la Formula E, partecipando non solo alle conferenze di presentazione in Italia, ma anche assistendo a tutte le tappe sui diversi circuiti nel mondo, insieme ai team impegnati a gareggiare. Berlino, Marrakech, Città del Messico ci hanno già visto partecipare con entusiasmo e coinvolgimento, così come sarà per tutte le tappe previste per il futuro. Quest’attività è molto importante ai fini della nostra divisione di ricerca&sviluppo, costituita da un team di giovani studenti universitari di tutte le differenti specializzazioni di ingegneria; a completare l’ambizioso progetto aziendale c’è l’appoggio costante all’Uninacorse E-Team, focalizzata nella realizzazione del primo prototipo di monoposto elettrica da competizione».