I fondi interprofessionali sono uno strumento al quale ricorrono sempre di più le aziende. A fine 2022, secondo l’Istat, l’industria contava oltre 4 milioni e 600 mila addetti, in linea con lo scorso anno, ed entro maggio, senza considerare le uscite, si prevede l’ingresso di 385.330 nuove unità. Secondo i dati dell’ultimo Osservatorio MECSPE – presentati  alla 21ᵃ edizione della fiera, metà delle imprese ritiene di possedere le competenze necessarie per la trasformazione 4.0. A questi si aggiunge quel 9% di aziende che ha assunto personale già formato e il 14% che ha intenzione di farlo. Fa da contraltare circa il 27% del campione, che ancora non si ritiene pienamente pronto. Da quanto emerge dall’Osservatorio, circa 4 realtà su 10 conoscono e utilizzano gli strumenti di supporto alla formazione continua come fondi interprofessionali o il Fondo Competenze. Per il 2023, il 31% degli imprenditori prevede di richiedere il credito di imposta formazione 4.0, l’incentivo messo a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Sale anche l’attenzione alle partnership con Università e ITS, con quasi la metà che ha già stretto una collaborazione. La formazione è protagonista anche del PNRR, che ha previsto uno stanziamento di 350 milioni per Competence Center e Digital Innovation Hub per il 2021 – 2026. Attualmente è circa l’8% delle aziende ad aver già collaborato con queste realtà.

I fondi interprofessionali un valido strumento

Strumenti come il Fondo Competenze o i fondi interprofessionali stanno diventando fondamentali per affrontare il cambiamento che è in corso nell’industria.

“La manifattura italiana sta affrontando una serie di trasformazioni che, da una parte, possono rappresentare reali complessità, dall’altra un’incredibile occasione di crescita – ha dichiarato Maruska Sabato, Project Manager di MECSPE. Il quadro macroeconomico degli ultimi mesi ha inciso sull’andamento del comparto, eppure le aziende si mostrano soddisfatte per il presente e ottimiste per il futuro, ben consapevoli che per non perdere il treno dell’innovazione e della transizione energetica è necessario puntare sulla formazione. Il successo della giornata inaugurale di ieri dimostra il desiderio delle aziende sia di conoscere le best practice del momento, quelle eccellenze che ci distinguono nel mondo, sia di allargare il proprio network. Proprio per questo, MECSPE non vuole essere soltanto una manifestazione fieristica quanto, piuttosto, un partner per le aziende e un punto di riferimento per l’industria, in grado di intercettare i bisogni della filiera e agire come moltiplicatore di occasioni di business e di confronto sui temi più caldi.”

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