
L’autoproduzione di energia fotovoltaica è probabilmente la soluzione migliore per far fronte al caro energia per case, condomini e imprese. È la strada intrapresa da anni da E.On, che nel 2021 ha prodotto 1,6 TW di energia verde garantita all’origine da fonti rinnovabili. In questa intervista Luca Conti, Chief operating officer di E.On in Italia, assicura: per affrontare la crisi si deve scegliere il cambio di paradigma a favore della transizione energetica, anche perché un numero crescente di cittadini e imprenditori capisce che la strada giusta è abbinare l’autoproduzione a tecnologie efficienti, dalle pompe di calore alla gestione smart della casa.
Conti, in che direzione spinge la crisi energetica?
I prezzi hanno raggiunto livelli altissimi, mai visti in precedenza e del tutto imprevedibili. Questa è una crisi profonda, eppure non c’è mai stata un’opportunità così chiara per una soluzione strutturale. In questa situazione è infatti paradossalmente più facile trovare un cambio di paradigma rispetto a una soluzione di breve periodo, anche con manovre straordinarie di tipo politico. Soluzione strutturale che è senza dubbio l’accelerazione della transizione energetica, che vale per le aziende, per i cittadini che vivono in condomini e per il residenziale puro. Una transizione energetica che come E.On vediamo da sempre al primo posto: già da tempo il focus del gruppo è su energia distribuita e rinnovabili, con il fotovoltaico, le comunità energetiche, l’elettrificazione, le tecnologie ad alta efficienza.
Qual è il vostro contributo alla transizione?
Il nostro è un impegno di lungo termine per aiutare cittadini e aziende a ridurre l’impronta di CO2 attraverso tecnologie efficienti che oltre a fare bene alle proprie tasche e a permettere di essere maggiormente indipendenti e di pianificare le proprie spese, fanno bene anche all’ambiente. Cittadini e imprese stanno seguendo questa logica, l’interesse è sempre più ampio e proattivo sia per i temi di natura ambientale che per quelli di risparmio energetico, incluso il rendersi sempre più indipendenti dalla rete elettrica per consumare meno. Quindi i pilastri sono tre: ambiente, risparmio, indipendenza.
Risparmio, certo: ma quale?
Siamo sempre stati convinti che per risparmiare non si dovesse cercare un contratto leggermente più economico, ma agire in maniera strutturale, con le tecnologie di efficienza energetica. A questo si è aggiunto un tema molto attuale, l’aspetto di indipendenza energetica che è sempre più importante per tutti i cittadini. Molti hanno capito che l’unica maniera per pianificare le spese, specie nel mondo delle imprese, è essere sempre più indipendenti, avere quanto più possibile autoproduzione da fotovoltaico insieme a tecnologie efficienti, così da non avere costi imprevisti comunque evolva la situazione. Da parte nostra facciamo grandi investimenti in digitalizzazione, in mobilità sostenibile e in energia distribuita, così da aiutare i cittadini a fare un percorso per essere protagonisti della transizione energetica.
Come funziona l’autoproduzione?
La casa, il condominio e l’impresa nella nostra visione non possono prescindere dal fotovoltaico, che a seconda delle esigenze dei singoli clienti si abbina allo stoccaggio dell’energia, che viene utilizzata in momenti differenti da quelli della produzione, specie nel residenziale dove l’utilizzo contestuale dell’energia prodotta è minore. Questo si affianca a un ecosistema di tecnologie efficienti: pompe di calore, sistemi ibridi, caldaia a condensazione di ultima generazione, tutto integrato con i sistemi di gestione smart della casa per ottenere una riduzione dei consumi e il comfort domestico. È il concetto di Future energy home – la casa del futuro, che utilizza il massimo della tecnologia e può comprendere anche l’isolamento dell’abitazione. I servizi digitali sono a supporto dell’utente che così, anche grazie all’uso della tecnologia, non viene meno ai concetti di ambiente, risparmio e indipendenza. Questa è la direzione migliore da intraprendere per il medio-lungo periodo. Scegliamo sempre una tecnologia di grande qualità scegliendo i brand migliori e più affidabili del mercato.
Che rapporto avete con i clienti?
Diamo loro un supporto a 360 gradi, con campagne di comunicazione ad hoc che spiegano perché debbano essere messe in pratica determinate azioni. Quindi li supportiamo con i nostri venditori, installatori, tecnici in tutto il percorso dall’acquisto della soluzione alla gestione delle pratiche burocratiche, dalla progettazione all’installazione fino al post vendita, aiutandoli anche nel processo burocratico per accedere alla cessione del credito. A questo proposito dobbiamo dare atto ai governi che si sono succeduti negli ultimi anni di aver cercato di fare il meglio per la transizione energetica, favorendola con diversi meccanismi di incentivazione: tuttavia, la normativa oggi avrebbe bisogno di una maggiore stabilità. Certifichiamo i nostri consulenti commerciali e installatori, che formano una rete distribuita sull’intero territorio nazionale. Un vantaggio non da poco che si abbina alla possibilità di fornire al cliente le migliori offerte per energia elettrica e gas e le migliori soluzioni per il risparmio energetico. Un percorso molto ampio dunque.
Il mercato spinge verso la nascita di nuove figure professionali importanti per la transizione energetica, i cosiddetti green jobs: ci racconta l’attività formativa di E.On?
La transizione energetica non è immediata, ci vogliono cacciavite, furgone, attrezzi del mestiere, perché bisogna andare a installare a casa del cliente. In questo mercato ci sono dei mestieri che stanno andando a scomparire, a favore di lavori 100% digitali. Ma ci sono al contrario anche figure fondamentali come i progettisti e soprattutto gli installatori, che oggi si fa molta fatica a trovare. C’è bisogno di questi nuovi green jobs, e per questo abbiamo deciso di lanciare il programma E.On Academy che ha uno scopo importante: quello di identificare, reclutare e offrire una possibilità di inserimento lavorativo a chi è interessato a entrare nella nostra famiglia come installatore elettrico e/o termoidraulico. Un impegno a formare nuove professionalità tra i giovani che vogliono entrare nel mercato del lavoro, oppure a riqualificare installatori che hanno bisogno di essere aggiornati alle nuove tecnologie: fotovoltaico, solare termico, sistema di accumulo, caldaia ibrida, colonnina per la ricarica, software per la gestione intelligente della casa… Fornire queste competenze tecniche sia in ambito teorico in aula che pratico con prove sul campo insieme ai nostri installatori permette alle nuove figure di crescere e di essere più preparati per ottenere le certificazioni necessarie per lavorare. Vogliamo creare un centro di competenza, un’academy, destinata a formare tanti nuovi installatori su tutto il territorio nazionale. Inoltre la nostra Academy è al servizio anche dei nostri partners, fornendo le formazioni e gli aggiornamenti a loro e ai loro dipendenti.
Il cambio di paradigma in direzione della transizione energetica è davvero in corso in Italia?
Sì, anche se ci sono alcuni fattori che potrebbero aiutarla: abilitare gli installatori, e quindi agevolare una politica del lavoro per avere le professionalità necessarie a supportare questa crescita; sburocratizzare alcuni passaggi che rischiano di rendere la macchina troppo lenta, anche se il giusto livello di burocrazia ci vuole; tutelare l’accesso al finanziamento dei clienti con le misure già in atto di cessione dei crediti. Questo permetterebbe di fare sistema nel modo giusto, accelerando i tempi della transizione.