Nella giornata di oggi, 8 giugno, i piloti e gli assistenti della compagnia aerea Ryanair, Malta Air e della società CrewLink hanno indetto uno sciopero nazionale dalle 10 alle 14 per manifestare contro il “mancato adeguamento ai minimi salariali previsti dal contratto nazionale, il perdurare di un accordo sul taglio degli stipendi (contingency agreement) non più attuale, le arbitrarie decurtazioni della busta paga, il mancato pagamento delle giornate di malattia, il rifiuto della compagnia di concedere giornate di congedo obbligatorio durante la stagione estiva e la mancanza di acqua e pasti per l’equipaggio”.
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Lo sciopero Ryanair
In una nota congiunta, Filt Cgil e Uiltrasporti denunciano “l’impossibilità di aprire un confronto dedicato alle problematiche che da mesi affliggono il personale navigante” e assicurano che quello di oggi sarà solo il primo di una lunga serie di scioperi estivi se le cose non dovessero cambiare.
Di pari passo con la protesta di Ryanair, ma separato nella convocazione, c’è anche lo sciopero di del personale di volo EasyJet che manifesta “contro la compressione dei diritti culminata in licenziamenti ingiustificati – spiega la Uil trasporti – contro la mancanza di solidità operativa, a danno di passeggeri ed equipaggi e contro il totale degrado delle relazioni industriali”. C’è poi Volotea, per la quale il sindacato parla di “una continua condotta antisindacale portata avanti dalla compagnia: richieste inaccettabili di riduzioni del salario, promozioni ed upgrade economici a insindacabile giudizio della compagnia per esercitare di fatto un vero e proprio controllo sui propri dipendenti, a cui si aggiungono contestazioni disciplinari in contrasto con la normativa italiana”.
Sempre nella giornata di oggi, 8 giugno si fermeranno per quattro ore, dalle 13 alle 17, i lavoratori di terra di Alitalia-Sai, che è in amministrazione controllata, e di Ita Airways. La protesta, si legge in una nota diffusa da Club Trasporti, è dovuta alla contrarietà allo “spezzatino di Alitalia che sta determinando forti riduzioni di personale nell’handling a Roma e a Milano e nei dipendenti delle manutenzioni nella capitale”.