Potere d'acquisto Italia 2023

Calano le vendite e crescono i prezzi: insomma il 2023 per gli italiani potrebbe non essere un bell’anno e il potere d’acquisto potrebbe scendere ancora stando a quanto dice lo studio realizzato da Packlink con Retail Economics, “The Ecommerce Benchmark Report 2023”

L’inflazione pesa per 10,2 miliardi di euro

In Italia, le previsioni di vendita al dettaglio di prodotti non alimentari sono destinate ad aumentare del 4% in termini di valore, passando da 195,5€ miliardi a 203,3 euro entro il 2023. Tuttavia, l’inflazione media è prevista al 5,2%, aggiungendo 10,2 miliardi di euro alle vendite al dettaglio del 2023. Ciò significa che l’aumento dei prezzi sarà più alto dell’aumento della quantità di beni acquistati, determinando un calo dell’1,2% nel volume delle vendite al dettaglio. Questo è un chiaro segnale della riduzione del potere d’acquisto degli italiani.

I prezzi troppo alti sono la vera paura degli italiani

 

l 45% degli italiani, infatti, cita l’inflazione come principale preoccupazione. Al secondo posto, la situazione macroeconomica (indicata dal 31% degli intervistati) e al terzo la disoccupazione, indicata dal 26% degli italiani, percentuale più alta in Europa insieme alla Spagna (29%).

Per cercare di affrontare questa situazione inflazionistica, i consumatori stanno cercando alternative per combattere l’aumento dei prezzi: il 59% degli italiani dichiara che effettuerà acquisti solo quando davvero necessario, mantenendo un controllo rigoroso sulle finanze personali, mentre solo l’8% pensa di passare a marchi o rivenditori più economici.

Quali sono i prodotti che costano di più

Per quanto riguarda le categorie di prodotto, gli italiani manterranno il loro consumo abituale di giochi e libri (25%), così come nel settore salute e bellezza (24%). Il settore beauty è rinomato per la sua resilienza in tempi di difficoltà economica a causa dell'”effetto rossetto“. I cosmetici e i profumi rappresentano piccoli acquisti che possono risollevare il morale in tempi difficili.

Al contrario, elettronica e prodotti per la casa (18%), ed i prodotti fai-da-te e per il giardinaggio (15%) scendono nelle preferenze dei consumatori. 

I prezzi saliranno ancora e scenderà il potere d’acquisto nel 2023

Secondo lo studio condotto da Packlink su oltre 730 PMI in otto mercati internazionali, l’80% degli imprenditori intervistati prevede di aumentare il prezzo dei prodotti. Nonostante ciò, molti rivenditori rimangono ottimisti sulle prospettive per quest’anno. Infatti, l’80% delle PMI si aspetta che i volumi degli ordini siano uguali o superiori (59%) quest’anno

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Il 2023 sarà un anno complesso per il settore retail. Come riflette la nostra ricerca, si prevede che il contesto economico avrà un impatto sulle operazioni dei commercianti e sui comportamenti di acquisto dei consumatori. Tuttavia, sebbene i consumatori abbiano ridotto il volume degli acquisti, ogni volta optano per un modello di consumo più selettivo, dando priorità alle esigenze. Questo quadro apre una finestra di opportunità per quei rivenditori che vogliono posizionare un prodotto e un servizio di qualità adattandolo ai propri clienti”, afferma Noelia Lázaro, direttrice marketing di Packlink.

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