Citando il filosofo tedesco Wilhelm Wundt, Fabio Guglielmi, il presidente di Santandrea – o meglio, come si chiamerà d’ora in poi: Santandrea Luxury Houses & Top Properties – la definisce “eterogenesi dei fini”. E in effetti nell’evoluzione del brand d’alta gamma nato negli anni ’70 dal’intuizione del cavalier Gabetti, con i primi uffici, appunto, in via Sant’Andrea a Milano, oltre che a piazza di Spagna a Roma – e il cambio di preposizione segue rigorosamente gli idiomi territoriali – c’è parecchio della risultante della combinazione, del rapporto e del contrasto delle volontà e delle condizioni oggettive. «Ci siamo trovati a occupare un mercato in maniera non intenzionale», dice. Perché se è vero, com’è vero, che il Gruppo Gabetti è l’unico Full Service Provider per l’intero sistema immobiliare in Italia, è anche vero che nei suoi 50 anni di storia il brand Santandrea si è evoluto fino a differenziare servizi a valore aggiunto grazie alle sinergie con le altre società del Gruppo come Abaco Team e Patrigest e, con un team dedicato e in collaborazione con Gabetti Home Value, non solo assiste gli operatori immobiliari in tutte le fasi della filiera e dello sviluppo di progetti residenziali, supporta i Private Banker di banche e assicurazioni, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio immobiliare dei clienti private in tutta Italia, ma, a completamento dell’attività di intermediazione immobiliare, si affiancherà in partnership la gestione in short rent della società partecipata dal Gruppo Gabetti G Rent S.p.A. attraverso il nuovo marchio Santandrea Top Rent, specializzata nella gestione degli affitti a breve nei segmenti corporate e lusso, occupandosi di fornire servizi dedicati a investitori, sviluppatori e clientela privata per la gestione in full outsourcing di unità immobiliari di altissimo pregio destinate allo short rent.
Sarà che il lusso è l’unico segmento che, paradossalmente, non conosce mai crisi: «C’è un enorme spazio da occupare e il nostro obiettivo è di andarcelo e prendere», sottolinea l’amministratore delegato di Gabetti, Roberto Busso. E chiarisce: «Siamo i primi, e gli unici, in questo segmento, a offrire contemporaneamente l’incarico di compravendita e di locazione». Lo “spazio” al quale Busso si riferisce è quello degli High Net Worth Individuals (da qui Hnwi), coloro che hanno un patrimonio netto pari o superiore a 1 milione di dollari (esclusi residenza primaria, beni da collezione, beni di consumo e beni durevoli). Perché sono in aumento: secondo il World Wealth Report 2022 di Capgemini, dal 2020 al 2021 sono cresciuti del +7,8% arrivando a detenere l’8% della ricchezza globale, per un totale di circa 86 trilioni di dollari. Nello stesso periodo, in Italia, questa popolazione è cresciuta del +7%, arrivando a comprendere circa 322.000 persone. In più, il rialzo dei tassi da parte delle Banche Centrali li sta spingendo a riorganizzare i portafogli, ampliando la quota in investimenti alternativi e nell’asset immobiliare, allocando mediamente ogni anno circa il 15% del loro patrimonio nel real estate. I dati statistici notarili dimostrano come, negli ultimi 5 anni, il nostro Paese abbia visto una media di 3.465 compravendite di pregio (il cui valore è uguale o superiore al milione di euro), con una variazione del +57% dal 2016 al 2021 e del +40% dal 2020 al 2021, quando si è raggiunto l’apice, per un totale di 4.630 unità compravendute. Di queste, circa il 77% interessano le seconde case, la maggior parte delle quali acquistate da società (54%).
«Da circa 50 anni il settore luxury è uno dei focus principali del Gruppo – insiste Roberto Busso, – e grazie a una nuova politica di riorganizzazione e investimenti, la rinnovata divisione punta a diventare leader dell’intero segmento immobiliare del lusso. Negli ultimi tre anni Santandrea ha registrato ottime performance raddoppiando il fatturato da 3,6 milioni di euro a oltre 6 milioni, con questo nuova struttura puntiamo a raggiungere 25 milioni di euro di fatturato a medio termine, ad aumentare il portafoglio gestito fino a 5 miliardi investendo oltre due milioni di euro e ad ampliare il team con più di 130 advisor specializzati, a cui è dedicato anche un percorso formativo della nostra di Gruppo. Crediamo che il nostro modello di full service provider, unico in Italia, sia il valore aggiunto sulla visione che abbiamo e per la realizzazione di questo progetto». Il modello, appunto, è quello di una riorganizzazione che porta il valore complessivo del portafoglio gestito a 1,1 miliardo di euro con oltre 500 immobili luxury, più di 100 Top Properties e 380 Top Rent. Anche perché il Gruppo, con oltre 60 consulenti e 12 sedi nelle principali e più esclusive città – Roma, Milano, Napoli, Torino, Firenze, Genova, Santa Margherita Ligure, Venezia, Padova, Bologna, Como, Bari – presidia proprio le località di maggiore interesse per gli High Net Worth Individuals italiani e stranieri «con un uffici diretti, non in affiliazione» ci tiene a sottolineare Busso.
Nel nuovo assetto Fabio Guglielmi avrà la responsabilità della divisione Santandrea Luxury Houses, mentre Leone Rignon avrà la responsabilità della divisione Santandrea Top Properties. «Il tempo di vendita è direttamente proporzionale al prezzo dell’immobile», spiega Guglielmi: «Offrendo ai proprietari la possibilità dello short rent in costanza di mandato, garantiamo non solo una redditività interessante all’immobile, ma anche una visibilità maggiore: non è infrequente che il locatario, o i suoi ospiti, manifestino un’intenzione all’acquisto». Ridando impulso, aggiungiamo noi, anche all’investimento immobiliare. E il cerchio si chiude.