salvataggio Eurovita

Chi provvederà al salvataggio di Eurovita? La domanda si fa più pressante con l’avvicinarsi della data di scadenza. Entro dieci giorni servono 300 milioni di euro per evitare l’amministrazione controllata. Una cifra che le banche e le assicurazioni non sembrano intenzionate a spendere. Anche per questo il Mef rischia di diventare l’attore principale di questa vicenda. Anche perché a poco a poco banche e assicurazioni si stanno defilando.  Iccrea Banca ha chiarito che “non ha assolutamente” ricevuto contatti per lavorare a una soluzione sulla compagnia assicurativa Eurovita.  A dichiararlo è stato il presidente Giuseppe Maino, a margine del convegno ‘Ieri, oggi domani. Il ruolo del credito cooperativo al servizio del Paese’, organizzato a Roma da FederLus. “Il nostro progetto assicurativo – ha detto –  è tutto in divenire, quindi non essendo una compagnia di assicurazione non siamo stati contattati. Devo dire, meglio così”.

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La corsa contro il tempo

Intanto l’ipotesi del commissariamento si sta avvicinando così come quella dell’amministrazione straordinaria e della cessione del portafoglio ad altri assicuratori. Le  ipotesi più accreditate sono quelle relative alla cessione del portafoglio riferito alle gestioni separate a uno o più players. Secondo MF su Eurovita sarebbero due gli scenari allo studio che vedono il Mef come mediatore. Da una parte Poste Italiane  potrebbe rilevare le polizze ramo I emesse dalla compagnia mentre a farsi carico delle ramo III (unit linked) sarebbero le banche che quelle polizze le hanno distribuite, come Banca Fideuram e Fineco ma anche il Credito Emiliano e Sparkasse (Cassa di Risparmio) di Bolzano. L’altro aspetto è da tenere in considerazione sono i risvolti occupazionali

Al tema della tutela del risparmio, si aggiunge quello della tenuta occupazionale: sempre nella giornata di ieri i sindacati hanno incontrato il commissario Alessandro Santoliquido che ha confermato l’imminente passaggio all’amministrazione straordinaria. In questo caso si renderà necessario anche tutelare i posti di lavoro.