I tempi sono stretti per chiudere il salvataggio di Eurovita, con le polizze che restano congelato fino al 31 marzo 2023. L’Ivass ha avanzato al ministero del Made in Italy la richiesta di avviare l’istruttoria per ammettere la compagnia assicurativa all’amministrazione straordinaria. Come si legge su Il Sole 24 Ore, ora spetta al ministero completare la procedura entro il 31 marzo e produrre un decreto che inizierà una nuova fase per Eurovita. Questa fase comporterà lo scioglimento del collegio sindacale e del consiglio di amministrazione del gruppo, ma il commissario attuale, Alessandro Santoliquido, rimarrà molto probabilmente al suo posto e sarà affiancato da un comitato di garanzia.
Il tempo stringe per il salvataggio di Eurovita
Eurovita sarà gestita in regime di amministrazione straordinaria per almeno un anno (possibile una proroga per altri 365 giorni). L’obiettivo è di trovare una soluzione per la società e i suoi clienti il prima possibile, ma finora non è stato trovato un modo per salvare l’azienda senza ulteriori problemi. La società ha bisogno di almeno altri 250-300 milioni di euro per coprire le sue spese, dopo aver ricevuto 100 milioni dall’azionista Cinven.
Sospesi i bond subordinati
Al momento, le grandi compagnie assicurative non sembrano interessate mentre le banche che hanno venduto i prodotti della compagnia, come Fineco Bank, Credem, Fideuram e Sparkasse, stanno valutando un possibile intervento investendo complessivamente 200 milioni di euro sui pacchetti unit linked. Tuttavia, anche questa opzione presenta incertezze. Inoltre, Eurovita ha sospeso il pagamento di un bond subordinato da 115 milioni di euro con un interesse annuo del 6,75% e scadenza nel 2030, il che complica ulteriormente la situazione finanziaria della società.