Saldi estivi 2022 dati

Hanno preso il via lo scorso sabato 2 luglio i saldi estivi 2022 in quasi tutte le Regioni d’Italia e, al termine del primo fine settimana di vendite straordinarie, è possibile già tracciare un quadro di come gli italiani abbiano reagito all’iniziativa attraverso i dati che arrivano dalle città. Vediamo dunque come stanno andando i saldi estivi 2022.

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Saldi estivi 2022, i dati

Secondo le stime offerta da Confesercenti, il 69% degli italiani ha già deciso di acquistare durante i saldi estivi, mentre il 24% vaglierà prima la validità delle offerte. L’attesa maggiore per gli sconti è al Sud d’Italia, dove è prevista la partecipazione del 74% della popolazione, mentre al Nord e al Centro si registrano percentuali inferiori, rispettivamente il 68% e il 64%. Tra i beni acquistati primeggiano le calzature, indicate dal 67% del campione, seguite da maglie, magliette, canottiere e top (66%), e gonne e pantaloni (41%).

A Milano, ad esempio, il primo fine settimana dei saldi estivi 2022 avrebbe fatto registrare valori importanti, grazie soprattutto alla presenza dei turisti. “Sta andando bene, siamo già a un +10% rispetto allo scorso anno – ha detto Gabriel Meghnagi, presidente della rete associativa vie di Confcommercio Milano – anche perché ci sono molti turisti. Ci aspettavamo un segno più, un po’ per il turismo e un po’ per le feste che sono riprese, come ad esempio i matrimoni. Le prime ore stanno andando bene e questo vale per tutta la città, nelle vie principali, non solo il centro”.

Non va altrettanto bene invece a Torino dove i saldi estivi 2022 sono partiti con il freno a mano tirato. “Le prime ore sono state davvero troppo tranquille. Diciamo che non è mancato un po’ di scoraggiamento tra i commercianti – ha detto Maria Luisa Coppa, presidente Confcommercio Torino – Al pomeriggio è andata meglio, ma non è una notizia che ci ha colti all’improvviso: il costo della vita degli ultimi mesi ci aveva già preparati al peggio”. Secondo le stime le famiglie piemontesi spenderanno circa 120 – 150 euro cadauna, mentre lo scorso anno la fascia di spesa era di 150 – 170 euro.

A Napoli, secondo Carla Della Corte, presidente di Confcommercio del capoluogo campano, è previsto un aumento dei consumi del 20% circa, con una cifra di spesa media che oscillerà tra i 150 e i 270 euro a persona.