Rete unica Tim
SEDE TIM TELECOM ITALIA CORSO D'ITALIA ROMA

Il 30 settembre potrebbe non essere il giorno in cui scadrà la data per la presentazione dell’offerta vincolante di KKR e del Ministero dell’Economia e delle Finanze per rilevare la rete unica di Tim.  La richiesta di estendere oltre il termine del 30 settembre arriverebbe dal gruppo telefonico e secondo indiscrezioni sarà depositata a breve. É probabile che sarà esaminata dal consiglio di amministrazione, già convocato per il 27 settembre dopo la pausa estiva.

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Più tempo per perfezionare l’offerta

La richiesta di una proroga per l’invio dell’offerta vincolante è emersa per consentire al MEF di affinare ulteriormente l’operazione. Il MEF aveva precedentemente siglato un memorandum d’intesa (MoU) con KKR, permettendo al ministero di entrare nell’operazione con una quota fino al 20%. L’obiettivo è mettere a disposizione del pubblico una parte equivalente della rete e di Sparkle, che potrebbe essere acquisita completamente in futuro. Questa possibilità è contemplata nel decreto del governo che autorizza il MEF a partecipare all’operazione con risorse pari a 2,2 miliardi di euro.

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Vivendi vuole incontrare il governo per parlare della rete unica Tim

Nel frattempo, Vivendi, detentore di quasi il 24% di Telecom Italia, ha richiesto un incontro con il Ministero dell’Economia. Al centro del dibattito c’è il futuro della NetCo, la cui vendita è stata contestata da Vivendi, sostenendo che le valutazioni circolate per l’asset non fossero adeguate. L’offerta di KKR, secondo alcune fonti, supera i 20 miliardi di euro, con ulteriori 2 miliardi di euro come “earn out” in caso di certe condizioni. Un confronto imminente potrebbe aiutare a superare l’attuale stallo.

Mentre non ci sono ancora convocazioni ufficiali, l’invio della lettera da parte di Vivendi al MEF apre la porta a discussioni cruciali sul futuro della NetCo di TIM. La scadenza del 30 settembre rimane un punto di pressione, ma una proroga potrebbe fornire il tempo necessario per un approfondimento delle negoziazioni e una soluzione al complesso dossier. Nel frattempo, il mercato segue con interesse gli sviluppi, come dimostrato dall’aumento del titolo di Telecom Italia del 3,19% a 32 centesimi, rendendolo il secondo miglior performer del FTSE MIB.