Rapporto Inps 2022 italiani guadagni

L‘Inps, nel suo Rapporto annuale 2022, ha fotografato il mercato del lavoro italiano, facendo emergere uno scenario davvero preoccupante: il 23% dei lavoratori in Italia (5 milioni di persone) guadagna meno di quanto gli sarebbe garantito con il Reddito di cittadinanza, ovvero 780 euro al mese. Ma non è tutto: la retribuzione pro capite media in Italia nel 2021 è di 24.097 euro, compresi i contributi a carico del dipendente. Nel 2019 tale valore era più alto di uno 0,2%. C’è poi ancora un marcato gap di genere nelle paghe in Italia, con le donne che in media vengono retribuite in misura pari al 25% in meno rispetto agli uomini. Le retribuzioni annua per un lavoro a tempo pieno e indeterminato degli uomini è pari a 39,973 euro, per le donne a 35.477 euro.

Rapporto Inps 2022 sui guadagni degli italiani

È sempre l’Inps a sottolineare come il mercato del lavoro italiano mostri buoni segnali per quanto riguarda l’aumento dell’occupazione, ma non certo dal punto di vista delle retribuzioni. Il motivo sarebbe da ricercare nelle attività e nella copertura contrattuale. Se infatti la retribuzione media giornaliera per i dipendenti a full-time è pari a 98 euro, in sei tra i principali Contratti collettivi nazionali di lavoro (Ccnl) è inferiore a 70 euro, mentre sale a 123 euro nell’industria chimica. Nel caso di lavoratori dipendenti part-time, la retribuzione media giornaliera è di 45 euro, ma risulta inferiore a 40 euro al giorno per i dipendenti di alcuni comparti artigiani come quello metalmeccanico, del sistema moda, dell’acconciatura e dell’estetica).

In un Italia che ancora dibatte sulla questione del salario minimo, è importante citare il dato del Rapporto Inps 2022 che segnala che ben 3,3 milioni di lavoratori in Italia percepiscono meno di 9 euro lordi l’ora, ovvero il 23,3% del totale. C’è dunque un basso guadagno, aggravato ancor di più dalla forte inflazione degli ultimi mesi. “Se si considerano – ha detto il presidente dell’Inps Tridico – i valori soglia del primo e dell’ultimo decile nella distribuzione delle retribuzioni dei dipendenti a tempo pieno e pienamente occupati, per operai e impiegati (escludendo dirigenti, quadri e apprendisti), emerge che il 10% dei dipendenti a tempo pieno di tale insieme guadagna meno di 1.495 euro, il 50% meno di 2.058 euro e solo il 10% ha livelli retributivi superiori a 3.399 euro lordi. La retribuzione media delle donne nel 2021 risulta pari a 20.415 euro, sostanzialmente invariata rispetto agli anni precedenti e inferiore del 25% rispetto alla corrispondente media maschile”.

A bassi salari corrispondono anche bassi contributi, con l’Inps che avverte sul fatto che con 30 anni di contributi versati e un salario di 9 euro l’ora, a 65 anni un lavoratore potrebbe arrivare a percepire una pensione pari a circa 750 euro, meno della metà dei valori attuali.