Paolo Scuderi, presidente di Adler Group

di Anna Gervasoni*

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Nuova operatività ristori Emilia-Romagna

A partire dal 21 novembre ampliata l’operatività dei Ristori da €300 milioni riservati alle imprese colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna. La nuova misura, destinata a indennizzare le perdite di reddito per sospensione dell’attività per un importo massimo concedibile di 5 milioni di euro, è rivolta a tutte le tipologie di impresa con un fatturato estero minimo pari al 3%.



Il Premio Demattè, alla sua diciannovesima edizione, offre uno spaccato dell’evoluzione del mercato del private equity e venture capital degli ultimi vent’anni. L’analisi dei finalisti e dei premiati ci mostra una fotografia interessantissima del sistema imprenditoriale italiano ed è, inoltre, la cartina tornasole dell’evoluzione del mestiere dell’investitore istituzionale in capitale di rischio. 

Quando, quasi vent’anni fa, iniziammo con la prima edizione del Premio, il mondo del private equity e venture capital era differente: pochi investitori, con caratteristiche simili, si dividevano un mercato che non conosceva l’attività di operatori come loro e il sistema imprenditoriale si finanziava quasi esclusivamente con credito bancario. Oggi, quel mondo è diverso: il venture capital quest’anno dovrebbe arrivare a due miliardi di investimenti e nel private equity, che ha superato la soglia dei 15 miliardi, abbiamo soggetti molto diversi tra loro che operano in settori tradizionali e innovativi, rispondendo a esigenze finanziarie articolate. Anche guardando ai vincitori di quest’anno, possiamo dire che gli investimenti alternativi coprono i settori più vari, passando dalla produzione di beni industriali all’automotive, dai servizi come l’outsourcing gestionale fino all’alimentare. Tutte queste operazioni hanno in comune la stessa capacità di generare quel valore che gli operatori di private equity e venture capital hanno saputo individuare e potenziare in diversi contesti. Ad esempio, Indaco, il vincitore della categoria Venture Capital, è stato premiato con l’operazione The Data Appeal Company, società che offre soluzioni software basate sull’intelligenza artificiale per la gestione e l’analisi dei dati a supporto delle aziende. Nella categoria Expansion, che riguarda investimenti di minoranza per sostenere i programmi di sviluppo, il vincitore del premio Big Expansion è stato Fsi per l’operazione Adler Group, un’azienda che sviluppa e commercializza componenti di isolamento termico e acustico per il settore automotive. Sempre nelle operazioni di minoranza, Hat ha ricevuto il premio Mid Expansion con Safety21, azienda che monitora il traffico e il miglioramento degli standard della sicurezza stradale. Guardando alle operazioni di Buy Out, dove la giuria ha dovuto selezionare tra ben 13 finalisti, tutti di valore, Ambienta è stato il vincitore per la sezione Buy Out con l’operazione Nactarome, fornitore di aromi, colori e ingredienti naturali per il mercato. Mentre per la Big Buy Out il vincitore è stato CVC Capital Partners con Sisal Group, operatore italiano leader nel gaming, che ha vissuto insieme al fondo un importante processo di rivisitazione del business e riposizionamento di mercato. Sul segmento rilancio/turnaround, dedicato a far tornare profittevole un’azienda in difficoltà finanziaria, i vincitori sono stati Friulia e Veneto Sviluppo per l’operazione Maschio Gaspardo, produttore di attrezzature agricole. Grazie a questa operazione si sono salvati oltre cento posti di lavoro. 

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Tutte queste operazioni, va sottolineato, sono state realizzate in un momento difficilissimo per la nostra economia perché sono state acquisite prima che scoppiasse la grande pandemia e sono state disinvestite tra agosto 2021 e luglio 2022. Il private equity ha dimostrato, in questo periodo molto complesso, di avere le capacità e gli strumenti per essere un valido partner per la crescita e la valorizzazione aziendale. Quello che rende ancor più importante il lavoro che è stato svolto dai fondi a fianco delle loro partecipate è stato l’approccio industriale e una grande attenzione alla sostenibilità. Quest’anno, notando come in tutti i casi arrivati in finale ci sia stata una grandissima enfasi sul cambiamento aziendale in chiave di Esg, si è deciso di dedicare un premio a chi ha fatto di più in questo senso e il riconoscimento è andato a Progressio Sgr per l’operazione Save The Duck, azienda che realizza capispalla e altri prodotti di abbigliamento 100% animal free. 

Per il 2023 ci attendiamo operazioni che confermino l’importanza del ruolo degli operatori di private equity e venture capital, che oltre a ottenere importanti risultati in termini di redditività per i propri investitori, generano un valore importante e duraturo nelle proprie partecipate anche in chiave di sostenibilità. Il prossimo anno il Premio compirà vent’anni e sarà interessante poter raccontare come, accanto a tante operazioni premiate, si potranno rievocare anche i tanti investitori che in questi due decenni hanno dato un significativo apporto alla crescita di aziende eccellenti che oggi occupano un ruolo di rilievo, se non addirittura da leader, nel loro mercato di riferimento.

* Professore Ordinario  di Economia e Gestione delle Imprese alla Liuc di Castellanza. è anche direttore generale dell’Aifi (Associazione italiana del private equity, venture capital e private debt)