Avete presente il “super bloom“, quel fenomeno naturale che si verifica solo in rare circostanze nei territori desertici, dove migliaia di semi giacciono dormienti per anni per poi germogliare tutti insieme? Ebbene, succede anche nell’economia reale. E sta succedendo ora. A confermarlo è quel +6,5% messo a segno dal Pil nazionale, contro ogni aspettativa. Ma anche una survey realizzata da Coleman Parkes Research, società di consulenza indipendente, che per Soldo, la più importante azienda fintech leader nello spend management, ha intervistato i decision maker finanziari. Ebbene:
le imprese italiane stanno affrontando la ripresa con un rinato ottimismo. E con obiettivi sfidanti: la crescita (41% delle imprese), l’aumento dei profitti (39%), e il lancio di nuovi prodotti. Peccato, però, che i primati del Belpaese crollino di fronte all’automazione dello spend management: in Italia solo il 59% delle aziende è già strutturato rispetto ad una media del 62% in Europa. Peccato, perché tutti i Cfo sono d’accordo nel definire i vantaggi che la digitalizzazione deve garantire: la semplicità di utilizzo, l’efficienza dei costi e l’abilità di avere nuove chiavi di lettura e di interpretazione dei dati. Tanto che il 72% dei Cfo europei – è ancora Coleman Parkes Research a certificarlo – crede che una maggiore visibilità, controllo e supervisione delle spese abbia un impatto positivo sulla crescita delle entrate.
Digitalizzare per crescere
«Con così tante Pmi in Italia e in Europa orientate alla crescita, la pressione principale ricade sui team amministrativi e finanziari per garantire una visione olistica della spesa, controllare i costi e implementare sistemi che forniscano all’azienda un livello di conoscenza dei dati in tempo reale, essenziale per guidare la crescita in qualsiasi scala avvenga», sottolinea Davide Salmistraro, Country Manager di Soldo in Italia. «Ma senza gli strumenti giusti, i dipartimenti amministrativi sprecheranno senza dubbio tempo prezioso che potrebbe essere speso meglio in iniziative a pieno sostengo della crescita strategica». Sono ancora troppe le imprese che operano con sistemi manuali di spend management inadeguati a tracciare le spese in tempo reale. Poi ci sono le oltre 26 mila (tra le quali Mercedes Benz, GetYourGuide e Bauli, ma anche Rai, Bauli, Cassa Depositi e Prestiti, Bata, Sammontana) che, in 31 Pesi diversi, hanno scelto, appunto, Soldo, la piattaforma europea di automazione dei pagamenti e delle spese che associa carte aziendali intelligenti, emesse da Mastercard, con un software di gestione completo che permette di decidere come spendere i soldi dell’azienda (viaggi e intrattenimento, pubblicità, acquisti, abbonamenti a software, e-commerce…) controllando ogni costo con budget personalizzati ed effettuando il monitoraggio delle transazioni in tempo reale, riducendo i rischi della condivisione delle carte aziendali gestendo il processo di richiesta e di approvazione ed emettendo carte virtuali monouso per i dipendenti.
L’archiviazione sostitutiva
Non solo: la piattaforma si integra con i software di contabilità per automatizzare i report ed elimina l’obbligo di conservare copie cartacee di scontrini e ricevute, grazie all’archiviazione sostitutiva integrata, con la garanzia di una tracciatura puntuale e compliant con la normativa esistente, totalmente sicura e senza complicazioni, anche in caso di controlli. «Quando si tratta di pagamenti occasionali, è facile per le aziende perdere di vista chi spende cosa, dove e quando», rimarca Carlo Gualandri, fondatore e Ceo di Soldo. La gestione di queste richieste è un problema in termini di tempo per i reparti amministrativi, già di per sé oberati, e se non si adottano soluzioni opportune, può diventare caotica e rischiosa in quanto i dipendenti spesso condividono i dati della loro carta aziendale, esponendo le aziende al rischio di frode».