ponte sullo stretto

Torna il Ponte sullo Stretto di Messina: se ne discute oggi in consiglio dei ministri. Tra i punti che sono all’ordine del giorno dell’odierna seduta ci sarà anche il progetto che è atteso in Italia ormai da decenni. In una nota il Mit sottolinea come “il progetto verrà riattualizzato, ma si partirà da quello definitivo, che a sua volta sarà aggiornato con le specifiche tecniche della nuove normative soprattutto in materia ambientale e di sicurezza. L’operazione è stata condotta in costante interlocuzione con la Commissione Europea che ha espresso fin da subito grande interesse”. Il ministro delle infrastrutture ha convocato a Palazzo Chigi anche i propri tecnici. Nel corso della seduta si discuterà anche del nuovo Ddl sul Fintech.

Al governo assegnata la delega sulla riforma fiscale

Nel complesso la legge sulla riforma fiscale si componete di ventidue articoli suddivisi in cinque “capitoli”: principi generali e tempi di attuazione; i tributi; i procedimenti e le sanzioni; testi unici e codici; disposizioni finanziarie: è questo lo “schema” che compone la bozza di disegno di legge delega per la riforma fiscale, domani sul tavolo del Consiglio dei Ministri, in programma nel primo pomeriggio.  I temi che verranno dibattuti sono la riduzione delle aliquote Irpef  (da 4 a 3)  e una prima “flat tax” per i dipendenti che si applicherà sui redditi aggiuntivi rispetto a quelli dell’anno precedente, “ricalcando”, di fatto, lo schema già sperimentato per gli autonomi. Tra i principi generali per la revisione dell’Irpef, la bozza indica “il riordino delle deduzioni dalla base imponibile, degli scaglioni di reddito, delle aliquote di imposta, delle detrazioni dall’imposta lorda e dei crediti d’imposta, tenendo conto della composizione del nucleo familiare e dei costi sostenuti per la crescita dei figli; della tutela del bene casa e di quello della salute delle persone, dell’istruzione, della previdenza complementare; degli obiettivi di miglioramento dell’efficienza energetica e della riduzione del rischio sismico del patrimonio edilizio esistente”. Come illustrato nelle scorse ore alle parti sociali, la revisione delle tax expenditure, da cui si dovrebbe ricavare parte delle risorse da utilizzare per la riforma, consentirà di mettere mano alle attuali 600 voci che comportano una ‘spesa fiscale’ pari a 165 miliardi di euro. Le ipotesi allo studio per i decreti attuativi prevedono forme di forfettizzazione per scaglioni di reddito. Tra i possibili interventi, l’equiparazione della no tax area per lavoratori dipendenti e pensionati e l’estensione della flat tax incrementale anche ai lavoratori dipendenti.