La drammatica guerra in Ucraina ha portato con sé un’ulteriore urgenza di mettere i conti in sicurezza. Così, mentre i negoziati provano a riportare indietro le lancette dell’orologio, la Commissione Europea ha dato il via libera preliminare alla seconda tranche di pagamenti del Pnrr, per 21 miliardi complessivi, 10 di sovvenzioni a fondo perduto e 11 di prestiti. E il nuovo conto alla rovescia per l’anno 2022 è già partito: 100 obiettivi da raggiungere – due già centrati – e una nuova rata da 40 miliardi. I 100 obiettivi erano stati stilati in un momento storico decisamente diverso. Ora, con la guerra, l’inflazione alle stelle, i prezzi delle materie prime in costante rialzo e quelli dell’energia ormai incontrollabili, potrebbe essere necessario rivedere i piani.
I punti del Pnrr
L’Italia aveva chiuso il dossier PNRR 2021 il 30 dicembre scorso, inviando a Bruxelles la richiesta di pagamento per 24 miliardi. Ne otterrà 21 perché ogni rata ‘sconta’ l’anticipo di agosto. “Le autorità italiane hanno fornito prove dettagliate ed esaurienti che dimostrano il soddisfacente raggiungimento dei 51 obiettivi”, tra investimenti e riforme, previsti nel PNRR, spiega la Commissione europea, che ha dato la sua “valutazione preliminare positiva della richiesta di pagamento”. Gli obiettivi raggiunti, sottolinea, “dimostrano progressi significativi nell’attuazione del piano italiano e del suo ampio programma di riforme”. Bruxelles entra nel dettaglio, e apprezza in particolare la riforma della giustizia civile e penale e quella del quadro fallimentare, l’aumento della capacità amministrativa e la semplificazione del sistema degli appalti pubblici che “contribuiranno a rafforzare il contesto imprenditoriale e l’efficacia della pubblica amministrazione”.
Gentiloni: continuare con un’efficace attuazione del Pnrr
Sostegno ancora più importante “in questi tempi incerti”, sottolinea il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, ricordando come “sarà essenziale continuare l’efficace attuazione del PNRR: 100 traguardi e obiettivi dovrebbero essere raggiunti nel 2022, legati a pagamenti per 40 miliardi”. Nel primo semestre gli obiettivi sono 45, di cui due già raggiunti, per una rata da 26 miliardi da richiedere prima dell’estate. Rispetto al 2021, ricordava il ministro Daniele Franco giorni fa in Parlamento, cresce il numero degli obiettivi quantitativi, che diventano 17 dai 2 del 2021. E cresce molto il ruolo degli enti locali, considerato “uno dei temi più complessi dell’attuazione del piano”, tanto che un tavolo apposito monitorerà le misure per rafforzarli. Ma l’attenzione, soprattutto nelle prossime settimane, sarà sull’eventualità di un ritocco del PNRR stesso: le regole europee lo consentono, sottolineava Franco, “ove sopravvengano fattori che rimettono in discussione gli obiettivi”. La fiammata dei prezzi delle bollette potrebbe essere uno di questi, e il Governo è pronto a valutare una revisione di alcuni investimenti qualora, dopo le valutazioni già in corso, dovesse rivelarsi necessario.