Italia, Pmi e produttività

“La ripresa registrata dal fattore value nell’ultima settimana ha spinto alcuni a definirla una resurrezione rispetto a quello che sembrava ormai un declino inesorabile”. Il commento di Altaf Kassam, head of investment strategy and research Emea di State Street GA.

Se da una parte accogliamo favorevolmente molte delle caratteristiche di questo recente rally, con l’ampio raggio e la volatilità implicita in calo che rappresentano due indicatori molto positivi, dall’altra riteniamo che la vera novità sia rappresentata dal fattore “small size”, che ha continuato a riportare performance positive rispetto ai minimi toccati a metà marzo, superando – da allora – Value (e Growth).

È facile oscurare le aziende di piccole dimensioni e con valutazioni interessanti utilizzando il fattore ciclico, ma riteniamo che, man mano che gli indicatori economici e la fiducia degli investitori e dei consumatori registrano un’inversione di tendenza, queste aziende saranno ricompensate per aver migliorato in maniera più tangibile i propri risultati, visto che continuano a beneficiare di un sostegno fiscale mirato a livello locale.

Inoltre, in un contesto caratterizzato da bassi tassi di interesse e piatte curve dei rendimenti, questo resterà un mercato basato sul momentum, in modo che lo slancio, e la crescita, sua attuale complice, continueranno a trainare i temi fattoriali nel medio-lungo termine, poiché il fragile rally del Value è ulteriormente minacciato da picchi nell’avversione al rischio degli investitori a causa dei difficili sviluppi geopolitici.