Pirelli, golden power: Sinochem, c’è l’ipotesi di un’uscita. L’azionista cinese di maggioranza dal 2015, che detiene il 37% delle quote, avrebbe messo in discussione i rapporti di forza, cercando di rafforzare il controllo sul gruppo industriale. Di qui l’attenzione del governo. Oggi il comitato di coordinamento per il golden power alla Presidenza del Consiglio ascolterà in audizione il vicepresidente e ceo di Pirelli Marco Tronchetti Provera, numero uno di Camfin, primo azionista italiano della Bicocca, assistito dal giurista Andrea Zoppini e dallo studio legale Chiomenti, e un gruppo di manager della Pirelli guidati dal general manager operations, Andrea Casalucci e accompagnati dai legali di Legance. Proprio la nomina del ceo, oggi indicato da Camfin, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera è uno dei punti in discussione.
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Pirelli, golden power: Sinochem, le richieste dei cinesi
Nelle lettere ufficiali di Sinochem si chiederebbe di dare attuazione alle linee guida indicate dal premier e segretario del Partito comunista Xi Jinping per le aziende partecipate, o di migrare i sistemi operativi di Pirelli sulla piattaforma informatica di Sinochem, secondo quanto riportato dal Messaggero. L’applicazione del golden power riguarderebbe anche l’internet of things, visto che gli pneumatici Pirelli dialogano tramite sensori con i computer di bordo delle auto. Fonti vicine al dossier riportate dal Corriere auspicano che si intraprenda un percorso per l’uscita ordinata di Sinochem dalla Bicocca.
Congelare un socio con il 37% del capitale sembra impossibile: per questo si pensa all’ingresso di nuovi azionisti come la Cdp o al rafforzamento di quelli attuali attraverso il riacquisto di quote. Camfin all’interno del suo 14% di Pirelli conta anche Intesa e Unicredit. A marzo ha stretto un patto parasociale con Brembo per vincolare per i prossimi tre anni più del 20% del capitale sociale del produttore di pneumatici. Una diluizione della quota di Snochem potrebbe spingerla a una exit, mantenendo la governance nelle mani dell’attuale azionista italiano di maggioranza, Camfin, guidata dallo stesso Marco Tronchetti Provera.