CALO PIL IN ITALIA NEL SECONDO TRIMESTRE 2023

Nel secondo trimestre del 2023, l’economia italiana ha registrato una diminuzione dello 0,4% del Prodotto Interno Lordo (PIL), con un confronto sia trimestrale che annuale. Lo dicono i dati ISTAT diffusi oggi.

PIL Italia 2023, era prevista una frenata dello 0,3%

È importante notare che la stima preliminare del PIL, diffusa a luglio 2023, aveva previsto una riduzione congiunturale dello 0,3% e una crescita tendenziale dello 0,6%. Tuttavia, i dati effettivi hanno rivelato una diminuzione leggermente più accentuata rispetto alle previsioni.

Una delle influenze principali su questi risultati è stata la riduzione del numero di giornate lavorative nel secondo trimestre del 2023, con tre giornate in meno rispetto al trimestre precedente e una giornata in meno rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

Domanda e consumi, le componenti

Dall’analisi della domanda interna, emerge un quadro interessante. Tutti i principali aggregati della domanda interna hanno registrato una diminuzione. I consumi finali nazionali sono diminuiti dello 0,3%, mentre gli investimenti fissi lordi hanno subito una contrazione dell’1,8%. Anche le importazioni e le esportazioni sono diminuite, entrambe dello 0,4%.

Spesa delle famiglie e della PA

Nel contesto dei consumi finali, è interessante notare che la spesa delle famiglie residenti e delle Istituzioni Sociali Private (ISP) è rimasta sostanzialmente stabile, mentre la spesa delle Amministrazioni Pubbliche (AP) ha registrato una diminuzione dell’1,6%. Questo suggerisce che le famiglie italiane potrebbero aver mantenuto una certa cautela nei consumi, mentre le AP hanno ridotto le loro spese.

Investimenti

La diminuzione degli investimenti è stata influenzata da diverse componenti. La spesa per abitazioni e fabbricati non residenziali e altre opere è diminuita in modo significativo, rispettivamente del 3,4% e del 3,8%. Anche la spesa per impianti, macchinari e armamenti è scesa dello 0,2%. Tuttavia, i mezzi di trasporto hanno registrato una crescita dell’1,6%, suggerendo un interesse continuo nel settore.

Spesa famiglie

Per quanto riguarda la spesa delle famiglie sul territorio economico, è interessante notare che gli acquisti di beni durevoli sono cresciuti dello 0,7%, mentre quelli di beni non durevoli sono diminuiti del 2,5%. Gli acquisti di servizi sono cresciuti del 2,4%, mentre quelli dei beni semidurevoli sono diminuiti dell’1,7%.

In generale, questi dati suggeriscono una situazione economica complessa in Italia nel secondo trimestre del 2023. La diminuzione del PIL è stata influenzata da una serie di fattori, tra cui una contrazione della domanda interna e degli investimenti. Tuttavia, è importante osservare che la situazione potrebbe evolversi nel tempo e richiedere misure appropriate per la ripresa economica.