Pictet: addio ai combustibili fossili entro fine anno

La società di gestione patrimoniale Pictet annuncia l’eliminazione entro quest’anno dell’esposizione di bilancio, lorda e netta, verso i produttori e gli estrattori di combustibili fossili (petrolio e gas, carbone termico). Tali investimenti, pari a circa 233 milioni di euro al 31 dicembre 2019, sono già stati ridotti ad oggi del 95% e verranno azzerati entro la fine del 2020.

“A prescindere dall’azione collettiva del settore pubblico verso una economia carbon neutral”, scrive il gruppo in nota stampa, “le imprese private devono fare tutto il possibile per ottenere progressi verso questo obiettivo in modo indipendente. Le caratteristiche distintive del gruppo Pictet ci consentono di avere pieno controllo del nostro bilancio, rendendo possibile attuare questa iniziativa fin da subito.

L’esposizione di bilancio del gruppo include posizioni in titoli di Stato, in un book di derivati e di prodotti strutturati per finalità di hedging, e investimenti seed (ossia investimenti volti a finanziare il capitale iniziale di nuove iniziative di investimento).

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Pictet può vantare il lancio, nel 1999, del primo fondo mondiale sull’acqua. Per tutti gli asset gestiti a livello globale, l’obiettivo è di ottenere una integrazione dell’80% dei criteri ambientali, sociali e di governance (Esg), che salirà al 100% entro il 2025.

La società di recente ha avviato un progetto per rendere plastic-free tutti gli uffici dei vari Paesi, raddoppiando il programma avviato nel 2007 di riduzione delle emissioni di carbonio per dipendente del 40% entro il 2020. Inoltre, il quartier generale di Ginevra ha ospitato per anni il più grande impianto fotovoltaico privato della Svizzera.

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