Ogni anno, nel mondo, scompaiono tra i 13 e i 15 milioni di ettari di foreste. Un dato impressionante che nell’ultimo periodo ha visto però scendere in campo trasversalmente diverse forze per evitare un futuro drammatico e invertire la tendenza.
Piantare alberi per ridurre CO2, un ottimo investimento
In questo contesto il mondo dell’impresa e dell’industria ha deciso di dare una svolta alle proprie politiche ambientali. Più di 80 grandi aziende nel mondo stanno già investendo sulla conservazione delle foreste tramite la piantumazione di 7 miliardi di alberi in più di 65 nazioni, tra cui l’Italia.
Le ragioni sono sicuramente di carattere ambientale, visto che le foreste assorbono 7.6 miliardi di tonnellate di CO2 ogni anno, ma non solo. Ci sono infatti tanti buoni motivi per piantare alberi tra cui il fatto che si tratta anche di un ottimo investimento, forse il più remunerativo che si possa trovare oggi.
Un euro investito nel verde vale 10 sui territori
Per ogni euro speso infatti i benefici oscillano fra il 9,5 e il 13,1 euro, e non si tratta di benefici virtuali ma di economia reale. Intorno a questo tipo di investimento infatti gira un importante indotto: dai nuovi lavori “verdi” che nascono nel comparto al valore accresciuto degli immobili e delle attività economiche.
Lo studio, del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali dell’Università di Padova, ha evidenziato come per ogni euro investito nel verde questo vada moltiplicato, in termini di ricadute sul territorio, almeno per dieci.
La Gen-Z vuole l’azienda green
E poi c’è il non trascurabile aspetto dell’engagement sul fronte delle risorse umane: sempre più dipendenti preferiscono lavorare per un’azienda green, sia tra i Millennial che i Gen-Z, il grosso della forza lavoro attuale.
Per questo gli investimenti in questo settore stanno crescendo esponenzialmente e anche il mondo produttivo sembra aver recepito l’opportunità. Boschi, aree verdi e interventi di mitigazione ambientale si stanno moltiplicando anche nelle zone industriali e produttive del Paese.
Arbolia, Gruppo Alì, Volksbank, ecco le best practice
Arbolia, società benefit di Snam e Fondazione Cassa Depositi e Prestiti attiva nella forestazione urbana, e Leonardo, tra le prime società al mondo nell’aerospazio, difesa e sicurezza, hanno realizzato insieme un nuovo bosco urbano da oltre 1.600 alberi nello stabilimento di Foggia della Divisione Aerostrutture del gruppo. La nuova cintura verde, a regime, permetterà di assorbire fino a 367 tonnellate di CO2 in 20 anni e fino a 16,6 tonnellate di PM10 in 20 anni, restituendo all’ambiente 267 tonnellate di ossigeno nello stesso arco temporale.
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In Veneto c’è l’esempio del gruppo Alì che, in occasione dell’ampliamento del proprio polo logistico, ha deciso di creare un vero e proprio bosco nella zona industriale del Comune di Padova. La società, che opera nel comparto della grande distribuzione, prevede la piantumazione di 2500 piante, tra alberi, arbusti e rampicanti, e la creazione di tre bacini idrici in un’area di 49.473 mq.
Uno studio dell’Università di Firenze stima in 2 milioni e 300 mila chili l’assorbimento di Co2 nei prossimi 30 anni per il progetto padovano. Sul tetto del magazzino inoltre pannelli fotovoltaici e parte della copertura è prevista in ceramica fotoattiva HT. Questo materiale contiene al suo interno il biossido di titanio TiO2 che, attivato dalla luce del sole e attraverso l’umidità, reagisce ed elimina le sostanze nocive presenti nell’aria, migliorando la qualità nei pressi dell’edificio.
Restando sempre in Veneto, Volksbank ha inaugurato recentemente il “Bosco Moranzani” lungo il Naviglio del Brenta, nel comune veneziano di Mira: la riforestazione si estende su un’area di oltre 50mila metri quadrati a ridosso della laguna di Venezia.
Il polmone verde a Montopoli in Val d’Arno è stato invece realizzato grazie a Unicoop Firenze. 3mila nuovi alberi piantati uno in fila all’altro lungo i 6 ettari dell’area dove un tempo c’era un allevamento industriale. Quando il bosco avrà 10 anni potrà assorbire 170 tonnellate di CO2 e altri inquinanti.
Numeri alla mano…. investire nel verde, insomma, conviene.