Per vincere la sfida della sostenibilitàbisogna

Nessun dubbio circa l’importanza di “svoltare”, è proprio il caso di dirlo, con decisione verso una mobilità sostenibile per una transizione ecologica che è nelle agende politiche di tutti gli Stati dell’ONU.
Qualche divergenza di vedute però si ha sul come.
E’ quanto emerso nell’evento Change&Charge, organizzato da RSE (Ricerca Sistema Energetico), di inaugurazione dell’area sperimentale per la ricarica di veicoli elettrici, tenutosi il 21 luglio, presso la sede di Milano. E in particolare nella vivace tavola rotonda con: Raffaele Cattaneo, Assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia; Marco Granelli, Assessore a Mobilità e Lavori pubblici del Comune di Milano; Omar Imberti, Coordinatore del gruppo e-mobility di ANIE; Francesco Naso, Segretario Generale di MOTUS-E; Camillo Piazza, Coordinatore di e_mob.
“Non bisogna costringere al cambiamento, ma accompagnarlo. Il compito della politica è definire la meta e lasciare che siano gli operatori di mercato a individuare il percorso più idoneo per raggiungerlo”, afferma Cattaneo.
“Le imprese però devono essere incentivate alla transizione e le performance più virtuose, in termini di ricorso a tecnologie ecosostenibili e di astensione dall’uso di fonti fossili, devono essere premiate. Per questo motivo è importante il sistema di regole e di monitoraggio della loro osservanza”, replica Granelli.
“Il nostro compito è quello di indirizzare i cittadini verso comportamenti virtuosi. Lo stiamo facendo anche con iniziative di regolazione sperimentale con la Del. 541/20: dobbiamo sviluppare politiche industriali in grado di accompagnare il mercato nello sviluppo della mobilità sostenibile”, dichiara Saglia, componente del Collegio di Arera, deputato a evolvere la propria regolazione, anche per definire i requisiti minimi delle infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici per partecipare al mercato dei servizi di dispacciamento.
E mentre ci si auspica l’adozione di una visione globale e non frammentata tra i singoli Comuni italiani; un dialogo efficace tra CPO (Charging Point Operator) e operatori delle reti di distribuzione; regole e percorsi di incentivazione alla mobilità sostenibile, si studia il modo di rafforzare l’infrastruttura urbanistica e la rete elettrica, la dislocazione di colonnine di ricarica presso luoghi di maggior affluenza e interesse, si fa ricerca e si testa, partendo dal parco auto aziendale.
 “Il settore delle flotte aziendali rappresenta un promettente campo d’azione per l’elettrificazione della mobilità”, afferma Maurizio Delfanti, Amministratore Delegato di RSE. “Rispetto ai veicoli privati, le auto in dotazione alle aziende sono, infatti, tipicamente caratterizzate da percorsi ripetibili, aree di parcheggio dedicate e lunghi tempi di sosta. Il tema della ricarica sui luoghi di lavoro rappresenta, quindi, per il territorio, e in particolare per l’area di Milano e della Lombardia, una possibilità che crea efficienza, anche in termini economici, oltre che sinergia con le misure volte a favorire la diffusione della tecnologia di integrazione tra i veicoli e la rete elettrica”.
Così in un’area dedicata, dotata di 24 postazioni realizzate da diversi costruttori, un sistema centralizzato che ne ottimizza il funzionamento, oltre ad offrire un servizio di ricarica alla flotta elettrificata e ai dipendenti, RSE analizzerà le principali opportunità e criticità, svilupperà e testerà sul campo soluzioni innovative di gestione.
Perché a fronte delle ingenti somme previste nel PNRR in tal senso, il rischio di inefficienza o intempestività nel loro uso non è affatto trascurabile.
Perdere la corsa competitiva internazionale sulla mobilità sostenibile è fuori discussione. Da qui il forte richiamo all’importanza della collaborazione tra attività di ricerca e mondo industriale, fondamentale anello della catena del valore.
 

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