Natale “più salato che dolce” quest’anno per gli italiani. La battuta è inevitabile, ma da ridere sembra che ci sia davvero poco. Tra la variante Omicron che potrebbe arrivare al 60% di diffusione su tutto territorio nazionale entro metà gennaio, le restrizioni anti-Covid che impediscono gli spostamenti in piena libertà e l’inflazione e il caro-bollette che rovinano il sonno, quelle 2021 saranno delle festività da vivere con il freno a mano tirato. Sul fronte prezzi e tariffe, secondo il Codacons, sarà davvero un salasso e questo Natale costerà agli italiani, a parità di consumi rispetto al periodo pre-pandemia (2019), circa 1,6 miliardi di euro in più. Lo studio realizzato dall’associazione dei consumatori ha verificato come gli ultimi rialzi dei prezzi al dettaglio e delle tariffe si ripercuoteranno sulle spese delle famiglie legate alle festività.

Zucchine e melanzane fanno bene alla salute ma non alla tasca  

«Dagli alimentari ai trasporti, passando per regali, ristoranti e  viaggi, tutto in questo Natale costa di più – avverte il Codacons – risulta sensibilmente più caro imbandire le tavole in occasione del tradizionale cenone della Vigilia e pranzo di Natale: a causa degli  aumenti dell’energia, dei rincari delle materie prime e del maltempo  delle scorse settimane, i prodotti ittici costano in media il 25% in  più rispetto allo scorso anno, mentre per i classici dolci di Natale i rincari si aggirano attorno al +10%. Frutta e verdura costano in media il 50% in più, col record delle zucchine i cui listini hanno subito un incremento che sfiora quota +130%, seguite dai finocchi (+115%), melanzane (+95%) e cavolfiori (+80%)». E non solo, la stangata non si sente soltanto a tavola ma anche nei viaggi e negli spostamenti. Prendere l’auto per ricongiungersi con le famiglie non costerà poco, a causa dei prezzi elevatissimi dei carburanti. Ovviamente festeggiare al ristorante costerà di più (+3,1%), e chi ha organizzato un viaggio di Natale ha dovuto fare i conti con i voli internazionali  che hanno subito su base annua un rincaro del +51,3%, mentre i voli  nazionali registrano un aumento del +18,9%. Secondo quanto denuncia il Codacons, «costa di più spostarsi via mare su navi e traghetti (+7,4%) mentre chi ha optato per un pacchetto vacanza deve mettere in conto una maggiore spesa in media del +11,5%». Le stime dicono in conclusione che per il tradizionale cenone e pranzo di Natale le famiglie si ritroveranno a spendere quest’anno circa 100 milioni di euro in più rispetto al 2019. A parità di consumi, quindi, tra alimentari, regali, ristoranti e viaggi il Natale quest’anno costa agli italiani ben 1,6 miliardi di euro in più.