Equita Sim aveva già espresso a fine maggio il suo giudizio positivo sull’Ops Intesa-Ubi, giudicandola un’occasione sia per il titolo dell’istituto di Carlo Messina che per quello guidato da Victor Massiah. Oggi la banca di investimenti è ancora più chiara, all’indomani del rilancio di Intesa Sanpaolo con un corrispettivo cash di 0,57 euro ad azione alla sua ops su Ubi banca, che ha scatenato gli acquisti sui titoli di entrambe le banche.
Secondo gli analisti della società, che è anche consulente finanziario di Intesa Sp per l’operazione, con il rilancio l’offerta diventa “da attraente a irrinunciabile“. In base ai calcoli della Sim, scrive l’Adnkronos riportando l’analisi di Equita, “la valutazione di Ubi sale da 0.44x P/TE a 0.52x P/TE (da 0.61x a 0.69x utilizzando il prezzo di ISP alla data dell’annuncio dell`operazione). L’offerta, secondo noi già di per sé molto vantaggiosa per gli azionisti Ubi, non può ora essere razionalmente rifiutata in quanto comporta un premio del 44,7% rispetto ai prezzi di chiusura di Ubi il giorno precedente l’annuncio, rispetto ad una media del 4% nei deal realizzati fra banche negli ultimi anni”.
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L’aumento del corrispettivo per chi aderisce all’operazione ha allineato i prezzi ai valori della nuova offerta, scrive ancora Adnkronos. “Ubi guadagna il 13% e si attesta a 3,69 euro ad azione, Intesa segna +0,45% a 1,84 euro: moltiplicando per il concambio (1,7x) e aggiungendo il corrispettivo, l’azione Intesa Sp vale come Ubi e valorizza l’intera banca circa 4,22 miliardi.
In settimana, Ubi Banca riunirà il consiglio d’amministrazione per aggiornare il suo giudizio sull’offerta dopo l’ultimo ritocco. Negli ultimi giorni, alcuni azionisti forti dell’istituto, come le fondazioni Crc e il Banco del Monte di Lombardia hanno annunciato la loro adesione all’ops, ma è probabile che il management di Ubi banca bocci ancora l’offerta di Intesa: nel documento dell’emittente, il management aveva calcolato in almeno 1,1 miliardi lo sconto tra il corrispettivo implicito nel concambio e una giusta valorizzazione della banca. Sconto non del tutto ‘sanato’ dalla nuova componente cash offerta da Intesa, pari a complessivi 652,2 milioni.