eredità giacente

In Italia, sono più di 777mila aziende le aziende controllate da una persona fisica o da una famiglia, e oltre il 20,5% di queste, tra il 2013 e il 2023 ha affrontato o affronterà il passaggio generazionale. Dall’analisi di Studio Temporary Manager, emerge che, solo il 15% degli imprenditori ha progettato in anticipo il futuro dell’azienda. Il 90% del campione ritiene fondamentale l’aiuto di un professionista esperto per gestire al meglio il passaggio generazionale.

Solo il 15% si preoccupa del passaggio generazionale

Secondo lo studio condotto su un campione di manager che ha vissuto almeno un passaggio generazionale negli ultimi 10 anni 69% degli imprenditori danno la precedenza agli equilibri familiari piuttosto che puntare alla competitività dell’impresa. Il risultato di questa tendenza è che spesso, la nuova figura non è adeguata al nuovo ruolo in azienda. Per il 56% degli intervistati, il “capitano” non svolge il ruolo in maniera eccellente.

Il 41% si affida ad un professionista esperto

La motivazione principale che spinge gli imprenditori a lasciare il ruolo dirigente, è l’età (per il 47% del campione), che avviene mediamente a 70 anni. Il 30% lascia in seguito ad eccessiva stanchezza. Il 24% per pressione dei figli/familiari. Il 18% si dimette per problemi di salute. Il 6% per morte prematura.

Gli imprenditori lasciano il ruolo per l’età

La mancata pianificazione del passaggio del testimone è il principale problema da affrontare. Solo il 15% degli imprenditori ha pianificato con netto anticipo un piano di successione, indirizzando i familiari verso percorsi in linea con la posizione che andranno a ricoprire. E solo il 41% si affida a manager esterni esperti, mentre in oltre la metà dei casi viene gestito direttamente dall’imprenditore senza l’aiuto di persone esterne (39%) o al massimo con il supporto di una persona di fiducia ma non esperta (16%). “Oggi sono ancora pochi gli imprenditori che comprendono l’importanza di un piano di successione che favorisca l’inserimento del familiare all’interno dell’organizzazione nel modo corretto”, dichiara Gian Andrea Oberegelsbacher, amministratore delegato di Studio Temporary Manager. “Così come l’utilizzo di manager esperti esterni che possano supportarli in questa fase delicata della vita aziendale”.

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