Che Albano fosse una grande persona oltre che un artista con la A maiuscola era noto a noi che lo conosciamo bene da tempo lunghissimo. È successo così che, in piena quarta ondata di Covid, il Maestro, accolto dall’assessore alla sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, e dal direttore dello Spallanzani, Francesco Vaia, abbia visitato il centro ospedaliero dello Spallanzani e salutato il personale sanitario oltre alle persone in sala che stavano ricevendo il vaccino con un sorriso aperto, contagioso, bellissimo. «L’ho fatto con tutto il cuore perché era una testimonianza importante a favore del vaccino contro la pandemia» dice Albano a Economy. Di sicuro, il cantante di Cellino San Marco, non ha scelto a caso la sede della sua visita: lo scorso dicembre infatti l’artista è risultato positivo al Covid e suo malgrado ha dovuto saltare lo show di Capodanno al quale era stato invitato, in programma su Canale 5. «Grazie ai vaccini non ho avuto complicazioni» aggiunge «è necessario che la gente lo capisca. È solo questa la strada da percorrere per uscire dalla pandemia». E – scusate se parlo un po’ di noi – Albano ha scelto poi di fare il bis intervenendo alla trasmissione radiofonica quotidiana Il Sorpasso che conduco tutti i giorni dalle 20 alle 21 su Rai Isoradio potendo contare sulla presenza costante di un ospite come il direttore di Economy, Sergio Luciano, alle prese ogni sera con le domande più spinose fatte ai protagonisti della politica e dell’economia. Albano ha scelto di incontrare – virtualmente – il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta e di parlare con lui, via Isoradio, di Covid, lavoro, economia, mercati e canzoni. Il bravissimo ministro Brunetta adora Misty, che è poi la colonna sonora dell’amore per la moglie Titti, mentre Albano confessa di avere nel cuore la canzone che fu scartata al Sanremo 2017 “Di rose e di spine” forse dedicata proprio all’amore della sua vita. Ormai il segno dei nostri tempi fluidi è questo mescolare gioioso l’alto e il basso, la finanza e le canzonette, Sanremo e il Quirinale. «Sono stati i social a rendere tutto apparentemente più fruibile» annota l’economista Fabio Fortuna, Rettore dell’Universita Niccolò Cusano: «Si parla di tutto e va bene a patto che vengano rispettate le competenze o le specializzazioni. La società che avanza per meriti ha bisogno di tutto e soprattutto di sapere». Volete qualche curiosità? Eccovi accontentati! Laura Castelli vice ministro del Mef adora Lucio Dalla e in special modo La notte dei miracoli mentre il potente senatore Pd Salvatore Margiotta ama Sting e Patti Smith. Enzo Amendola, stimatissimo sottosegretario alla presidenza del Consiglio responsabile degli Affari europei, invece ascolta Ghali con la figlioletta di 7 anni. Ricchissima la playlist infine di Matteo Salvini. Si va da Antonello Venditti (Sotto il segno dei pesci) a Fabrizio de André passando per le grandi canzoni d’amore di Mina. Insomma, a ognuno il suo e spesso ciò che la politica divide, la musica unisce. Siete d’accordo?
Parole e musica del potere che cerca unità nelle differenze
Albano “testimonial” pro-vaccini, il ministro Brunetta, la viceministro Castelli, il sottosegretario Amendola e molti altri “vip” ai microfoni (e alle playlist) di Isoradio per unire opinioni e pentagramma