Con circa 35 milioni di appassionati, di cui 15,5 milioni di praticanti abituali, lo Sport  System è un settore di primaria importanza per l’economia e la società italiana. Nel 20191, prima  dell’emergenza Covid, lo sport ha generato ricavi per 95,9 miliardi di euro, con un’incidenza sul Pil italiano del  3,6%, dando lavoro a circa 389 mila persone. È quanto emerge dal primo Osservatorio sullo Sport System realizzato dall’Ufficio Studi di Banca Ifis.

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A partire dal 21 novembre ampliata l’operatività dei Ristori da €300 milioni riservati alle imprese colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna. La nuova misura, destinata a indennizzare le perdite di reddito per sospensione dell’attività per un importo massimo concedibile di 5 milioni di euro, è rivolta a tutte le tipologie di impresa con un fatturato estero minimo pari al 3%.



Quanto vale lo sport in Italia 

Nel 2019, considerato come anno medio di riferimento1, lo Sport System italiano ha generato ricavi per 95,9  miliardi, con un’incidenza sul Pil nazionale del 3,6%. La principale componente del settore è rappresentata  dagli operatori “core”, ovvero le associazioni e le società sportive dilettantistiche e professionistiche, gli enti  di promozione sportiva, le federazioni e le società di gestione degli impianti. Si tratta complessivamente di  oltre 74.000 realtà che nel 2019 davano lavoro a 228.000 persone generando ricavi per 46,4 miliardi (il 48%  di tutto lo Sport System, l’1,65% del Pil italiano). Rilevante anche il contributo allo Sport System degli  operatori che si muovono “a valle” della filiera, ovvero le società del settore media per quanto concerne i  ricavi generati attraverso i contenuti dedicati allo sport, il settore delle scommesse sportive, i servizi collegati  alla fruizione degli eventi sportivi (trasporti, hospitality, ristorazione, shopping). Nell’anno di riferimento il  valore di questo comparto è stato di 22,6 miliardi (il 23% dello Sport System italiano, lo 0,89% del Pil  nazionale). 

Nella rilevazione compiuta dall’Osservatorio sullo Sport System di Banca Ifis figurano anche le aziende che  operano “a monte” della filiera. In questo settore rientrano i produttori di abbigliamento, attrezzature e veicoli  sportivi. Si tratta di circa 10.000 aziende e 161.000 addetti che nel 2019 hanno generato un fatturato di 17,3  miliardi (il 18% dei ricavi dello Sport System italiano, lo 0,47% del Pil). 

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I benefici sociali generati dallo sport 

La quarta componente dello Sport System mappata dall’Osservatorio è rappresentata infine dal valore  indiretto generato dallo sport per l’economia e la società italiana. Nel 2019 lo sport italiano ha prodotto  esternalità positive per quasi 10,1 miliardi. Di questi circa 5,3 miliardi rappresentano il risparmio per il  Sistema sanitario nazionale delle spese per la cura di alcune patologie (infarto e disturbi coronarici, cancro  al seno, tumore del colon-retto, diabete di tipo 2, ecc). Complessivamente le esternalità rappresentano l’11%  del valore generato dello Sport System con un’incidenza sul Pil italiano dello 0,56%

1Il periodo straordinario che lo sport ha affrontato nel biennio 2020-2021 costringe a valutare in modo differente il trend storico per tener conto dei vincoli e delle restrizioni che la pandemia ha imposto. Per questo motivo questa edizione dell’Osservatorio presenta i dati articolati su due periodi temporali: 2019 considerato quale anno medio di riferimento e 2020 e 2021 per  misurare l’impatto del periodo di crisi e la ripresa.

2020: l’impatto del Covid sullo Sport System italiano 

Nel 2020 le misure di contenimento della pandemia hanno determinato una flessione dei ricavi e degli  occupati. Il comparto più colpito in termini assoluti è stato quello delle associazioni e delle società sportive,  che hanno visto il proprio fatturato passare dai 40,2 miliardi del 2019 ai 32,5 miliardi del 2020, con un calo  di 7,7 miliardi (-19%). Flessione che ha avuto ripercussioni importanti anche sul numero degli occupati scesi  di 30.000 unità (dai 189 mila del 2019 ai 159 mila del 2020). Rilevante la contrazione della spesa legata agli  eventi sportivi, sospesi nel mese di marzo 2020 e ripartiti, ma solo a porte chiuse, nel giugno successivo.