competenze professionali

Un finanziamento robusto, molto robusto. Il PNRR mette a disposizione risorse mai viste per la digitalizzazione del Paese e della sua PA, 48 miliardi, il 37% di tutte le risorse europee per il digitale inserite nel Next Generation EU. Soldi necessari, perché il DESI (Digital Economy and Society Index), pur con qualche miglioramento in classifica rispetto all’anno scorso (+ 2 posizioni) ci colloca comunque in zona retrocessione nella classifica europea della digitalizzazione. Siamo gloriosamente 18esimi (su 27), dunque dobbiamo ancora studiare e faticare. Lo evidenzia la ricerca dell’Osservatorio Agenda Digitale della School of Management del Politecnico di Milano, presentata al convegno “Il digitale chiama: l’Italia risponde?”.
Le nuove professioni stanno emergendo in ogni campo e le tecnologie digitali ne favoriscono sia le specializzazioni più verticali sia la diffusione negli ambiti lavorativi più diversi.
La digitalizzazione è un’opportunità di crescita e non deve spaventare. A nessun livello.
Certo bisognerà accantonare l’abitudine e la ripetizione, ma a questo pongono rimedio anche le organizzazioni lavorative che con la digitalizzazione devono ripensare sé stesse e rendere le imprese, industriali e del terziario, adeguate, efficienti, produttive e redditizie. Pena l’estinzione.
Un caso emblematico è quello dello Studio professionale dove l’adempimento fiscale, un tempo centrale nell’offerta alla clientela, è diventato oggi del tutto marginale a causa dell’automazione e delle mutate necessità delle imprese clienti. Oggi il professionista deve erogare consulenza tributaria, amministrativa e finanziaria, deve costruire le adeguate e personalizzate strategie in quei campi per garantire la funzionale stabilità dell’impresa.
Cambia dunque la figura del commercialista che diventa sempre più consigliere finanziario e amministrativo. Cambia anche la figura dell’operatore, o operatrice, di Studio grazie a strumenti digitali connessi, interconnessi e collaborativi.
Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia, ad esempio, ha sviluppato un progetto digitale unico dalla cui matrice sono evolute tutte le soluzioni che permettono sia l’assolvimento degli adempimenti sia l’estrazione di dati e informazioni. Genya propone un’architettura unificata e interoperabile tra studi professionali e piccole e medie imprese. Soluzioni digitali in cloud studiate per rendere veramente facile e naturale la collaborazione fra professionista e cliente.
Accessibile da qualunque dispositivo (desktop, notebook, tablet e smartphone) e su ogni sistema operativo Genya significa operatività, ricerca e monitoraggio di dati e informazioni, così essenziali per la gestione sia dello Studio sia delle imprese clienti dello Studio. A partire da Genya Bilancio che è molto di più di una soluzione software per la gestione e l’analisi del bilancio. È un software che permette il monitoraggio delle performance di business dei clienti in tempo reale, degli indicatori di performance, del flusso di lavoro e il rilevamento dei tempi e delle attività svolte. Uno strumento digitale in grado di proporre dati e informazioni indispensabili per la crescita della clientela e di riflesso dello Studio. Con il vantaggio di una assoluta semplicità d’uso in grado di affascinare anche i sospettosi digitali come possono essere gli operatori di Studio abituati a un ciclo operativo diverso.
Con la digitalizzazione cambia pelle il commercialista e i suoi collaboratori, e presto popoleranno gli Studi anche nuove figure professionali.
Se prendiamo un ecosistema digitale come quello di Genya, vediamo quanta aderenza ha lo strumento con un’organizzazione mutata e in divenire. Grazie all’output di dati e informazioni il commercialista 4.0 può essere sempre concentrato sulla consulenza ed offrire valore alla sua clientela, gli operatori di Studio possono sviluppare le loro competenze anche grazie all’accessibilità e semplicità d’uso degli strumenti digitali che popolano l’universo Genya. E in ultimo, in divenire, le nuove professioni che si collocano tra il commercialista e l’operatore quali ad esempio il data analyst o lo specialista di Intelligenza Artificiale.

Nuova operatività ristori Emilia-Romagna: banner 1000x600

Nuova operatività ristori Emilia-Romagna

A partire dal 21 novembre ampliata l’operatività dei Ristori da €300 milioni riservati alle imprese colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna. La nuova misura, destinata a indennizzare le perdite di reddito per sospensione dell’attività per un importo massimo concedibile di 5 milioni di euro, è rivolta a tutte le tipologie di impresa con un fatturato estero minimo pari al 3%.