Nuove fonti per l'energia e il fossile si defila dalla scena

Dopo il calo del 37,7% nella produzione di energia idroelettrica del 2022, dovuto alla siccità che ha visto un calo delle piogge del 46%, il 2023 è cominciato ancora peggio: manca infatti circa il 70% della neve. Come scrive il Sole 24 Ore, dai dati di Elettricità Futura, l’associazione di Confindustria che rappresenta circa il 70% del mercato elettrico italiano, nel 2022 la crescita delle fonti fotovoltaiche e termoelettriche (rispettivamente +11,8% e +6,1%) non ha controbilanciato il crollo del termoelettrico, con il risultato che la produzione italiana di energia è calato dell’1,3% rispetto al 2021.

Gli impianti idroelettrici in Italia sono obsoleti

A2A sottolinea che l’acqua non serve solo per produrre energia idroelettrica, ma anche per raffreddare gli impianti termoelettrici, con il rischio di standby per alcuni impianti a gas in caso di livelli dei fiumi troppo bassi. Che fare? Per Cva è necessario potenziare gli impianti esistenti, l’80% dei quali ha in media 74 anni, e realizzare nuovi bacini per migliorare le condizioni di stoccaggio e creare grandi riserve d’acqua. Di qui anche l’esigenza di riformare il sistema delle concessioni per la gestione degli impianti, da cui deriva un quadro di incertezza che frena gli investimenti.