NN Ip: Fed aiuta i mercati obbligazionari. Resta incognita su asset rischiosi

Gli effetti positivi dell’abbassamento dei livelli di guardia da parte della Federal Reserve sul rischio recessione sono evidenti sull’umore dei mercati obbligazionari. È l’analisi di Patrick Moonen, principal strategist multi asset di NN Investment Partners, che sottolinea come “la pausa agli aumenti dei tassi lasciano indifferenti i fondamentali economici, ancora in ritardo in termini di sostegno agli asset rischiosi”.

“Il nostro indicatore societario, l’NN Ip Market Dynamics Indicator”, continua il manager, “che monitora il sentiment del mercato, il suo slancio, la liquidità, i posizionamenti e i flussi, è passato da -0,6 prima dell’annuncio della Fed al +1,3 ora, su una scala che va da -4 a +4. Tuttavia, un altro indicatore societario, l’NN IP Macro Fundamentals Indicator che traccia l’attività macroeconomica e le aspettative, rimane in territorio negativo (-1,3), anche se meno di prima”.

Il manager NN Ip nota come il nuovo comportamento della Fed abbia innescato un rialzo delle azioni e delle obbligazioni. “Rimaniamo cauti sulle prime, ma il conseguente calo dei rendimenti sovrani globali è stato uno sviluppo positivo per le obbligazioni, in particolare per i titoli a più alto rischio che beneficiano della ricerca di rendimento”.

Tuttavia, questo restringimento dello spread è stato determinato più da un miglioramento del sentiment che da un miglioramento dei fondamentali sottostanti. Il tema principale ora è se il sentiment si abbasserà per eguagliare lo scarso slancio macroeconomico, o se saranno invece i fondamentali a migliorare raggiungendo il livello di sentiment degli investitori. Se i fondamentali dovessero effettivamente rafforzarsi nelle prossime settimane, ciò dovrebbe sostenere ulteriormente la performance del credito, a meno che le aspettative sulla politica della Fed non si spostino nuovamente verso una politica più restrittiva.