Si chiama “Welcome to EartH2” ed è l’iniziativa con cui NextChem (azienda del gruppo MaireTecnimont specializzata in soluzioni per la decarbonizzazione dei processi industriali) presenta le sue soluzioni per la produzione di tre tipi di idrogeno: quello blu elettrico (derivante da un gas naturale, ma con l’utilizzo di energia elettrica per alimentare le reazioni); quello verde (la versione più sostenibile a “zero-carbon”) e quello circolare, (a basse emissioni ottenuto dal Syngas).

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Nuova operatività ristori Emilia-Romagna

A partire dal 21 novembre ampliata l’operatività dei Ristori da €300 milioni riservati alle imprese colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna. La nuova misura, destinata a indennizzare le perdite di reddito per sospensione dell’attività per un importo massimo concedibile di 5 milioni di euro, è rivolta a tutte le tipologie di impresa con un fatturato estero minimo pari al 3%.


Le tecnologie

Andando nel dettaglio, l’idrogeno Blu elettrico è basato su un know-how tradizionale ma che prevede l’utilizzo di energia elettrica per alimentare le reazioni endotermiche del reforming del metano a vapore. Il che, tradotto, vuol dire tagliare del 45% la produzione di CO2, rispetto al convenzionale idrogeno grigio SMR; raggiunge emissioni zero  ossido di azoto e monossido di carbonio e permette di produrre quantità di volumi di energia di idrogeno quattro volte superiori rispetto ad un elettrolizzatore.

Il più sostenibile è l’Idrogeno verde, prodotto da elettrolisi dell’acqua e da fonti rinnovabili, e NextChem ha accesso a tutte le tecnologie della catena di produzione disponibili sul mercato. I suoi costi di produzione stanno decrescendo nel tempo, sebbene ancora troppo alti rispetto a quelli sostenuti per l’idrogeno grigio. Tuttavia, questa forma sta via via incrementando la sua competitività sia nei confronti dei combustibili fossili che con le altre sfumature di idrogeno, proprio perché è l’unica opzione zero-carbon.

Infine, per rispondere alla necessità di una produzione di idrogeno low carbon, NextChem propone un percorso complementare fornito dall’idrogeno Circolare. Prodotto da syngas, a sua volta ottenuto dalla conversione chimica del carbonio e dell’idrogeno contenuti nei rifiutiplastici, secchi e non riciclabili. I suoi costi di produzione sono più competitivi rispetto all’idrogeno tradizionale e la sua catena di produzione permettere vantaggi ecologici, essendo parte della soluzione al problema rifiuti non riciclabili.

La domanda di idrogeno aumenterà

Secondo le previsioni pubblicate a novembre 2021 dall’Hydrogen Council, la domanda di idrogeno rinnovabile sta decisamente aumentando. È dunque utile e necessario trovare diverse soluzioni per affrontare i processi di decarbonizzazione, come sta facendo NextChem adottando un business model capace di rispondere ai bisogni del nuovo mercato dell’idrogeno in via di sviluppo.