Via della seta o via della tecnologia? La Belt-and-Road initiative, cioè la nuova via della seta lanciata da Xi Jinping cinque anni fa, un progetto faraonico da oltre un miliardo di miliardi di dollari, prevede non solo la costruzione di ferrovie, strade e porti in oltre 60 Paesi. Ma anche l'esportazione di tecnologia in queste aree, dalle infrastrutture per le telecomunicazioni, l'Iot e le smart cities, alla diffusione dell'e-commerce. Aziende statali quali China Mobile, China Telecom e China Unicom stanno posando fibra ottica dall'Africa al Sudamerica. Huawei sta lavorando alla diffusione della tecnologia 5G. Inspur, il più grande produttore cinese di server, sta stringendo partership per fornire servizi fintech. Alibaba punta a servire due miliardi di clienti, investendo in piattaforme di e-commerce e magazzini, e sviluppando progetto di smart cities in tutto il mondo. La sua Ant Financial fornisce servizi di pagamento digitale nei mercati emergenti. La Cina insomma vuole che i Paesi nei quali investe seguano i suoi standard in campi come le cybersecurity, l'intelligenza artificiale. E così già oggi le grandi aziende tecnologiche globali si trovano a competere con la Cina non più solo in Cina, ma in tutto il mondo.
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