La crescita economica della Cina ha rallentato al suo tasso più basso dal 2016 nel secondo trimestre del 2018, crescendo di “appena” il 6,7%. Il governo cinese ha adottato misure per ridurre la quantità di prestiti che vengono erogati, soprattutto sul mercato immobiliare. Ma in compenso i consumi sono aumentati, e tanto: addirittura il 9,4% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, dimostrando che il piano della Cina di passare a un'economia basata sui consumi e sui servizi da un'economia più industrializzata sembra funzionare. Eppure, gli investitori in azioni cinesi sembrano preoccupati che la crescita economica continui a scendere. C'è meno credito a disposizione per stimolare le aziende ad investire e la guerra commerciale con gli Usa potrebbe ridurre la crescita fino al 0,3% di quest'anno il che potrebbe avere effetti a catena anche su altri paesi. La Cina è uno dei principali acquirenti di prodotti in tutto il mondo, e una minore crescita probabilmente ridurrebbe la domanda di prodotti che acquista sulla scena mondiale (come petrolio, rame e macchinari). Non a caso la Cina ha presentato un reclamo all'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) contro i dazi doganali per costringere gli Stati Uniti a rallentare o invertire le decisioni tariffarie e spianare la strada a ulteriori negoziati.
Economy Group srl - Piazza Borromeo 1 - 20123 Milano
Powered by Miles 33
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su Economy