Il nuovo aumento di 25 bps deciso dalla Banca Centrale Europea comporterà per un mutuo medio l’innalzamento della rata a 750 euro circa; un incremento del 66% circa rispetto a Gennaio 2022, con un TAN di partenza pari allo 0,67% e arrivato a toccare a settembre 2023 il 5,05%. E’ questa la previsione riportata sul portale di Mutui.it per un mutuo di Centoventiseimila euro con durata 25 anni. Secondo le aspettative degli operatori sugli Euribor, il picco è oramai vicino, a quota 3,90, sebbene ad oggi si sia già a 3,80% .Se ciò dovesse succedere, il tasso del mutuo preso in esame arriverebbe al 5,15%,con una rata aumentata di circa 300 euro rispetto a gennaio dello scorso anno. Col nuovo anno l’indicatore, seppur lentamente, dovrebbe tornare a scendere al 4,92% circa a Giugno 2024 per arrivare al 4,30% un anno dopo.
In scadenza (al 30 settembre) le agevolazioni per gli under 36 per i mutui casa
Ad oggi, poi, non sono ancora previste proroghe delle condizioni agevolate di garanzia statale massima dell’80% per i mutui prima casa rivolti ai giovani, prorogate dal 30 Giugno 2023 al 30 Settembre 2023. Ricordiamo anche che possono beneficiare di questa agevolazione gli under 36 (single o coppie) con un reddito ISEE sino a 40mila euro. Questa misura è un importante aiuto per agevolare l’acquisto dell’abitazione principale e si tratta di una norma che è contenuta nel decreto sugli Enti Pubblici: se nei primi sei mesi del 2021, data di introduzione della facilitazione, i richiedenti under 36 rappresentavano poco più del 43% delle domande totali di mutuo prima casa, quest’anno questo valore ha superato il 51%.
Identikit del mutuatario
Secondo un’indagine del Gruppo Tecnocasa, Il mutuatario che vive in Italia ha 39 anni e un contratto a tempo indeterminato (88 %), a fronte del 9% chi ha un contratto di lavoro flessibile (liberi professionisti/lavoratori autonomi e titolari d’azienda) e del 3% di lavoro a tempo determinato Nel 74% dei casi è di origine italiana, mentre il 14% degli acquirenti è rappresentato da cittadini stranieri europei e il 12% da immigrati extra-europei. Le nazionalità più rappresentate sono quelle rumena, albanese e moldava, mentre la maggior parte dei non europei proviene dall’Asia, seguiti da brevissima distanza da latinoamericani e africani. L’analisi per fasce d’età mostra come sia la popolazione più giovane a fare un maggior ricorso al mutuo e, in generale, decresce con l’aumentare dell’età. C’è una leggera preponderanza degli under 34 rispetto ai 35-44enni: i più giovani incidono per il 38,4%, mentre i 35-44enni incidono per il 34,5%. Spesso accade che un figlio per acquistare casa, soprattutto nell’età giovanile, non abbia le risorse economiche per affrontare le spese dal notaio, comprensive del pagamento di tutte le imposte. È proprio per questo che una prassi molto diffusa consiste nell’acquistare un immobile intestato ai giovani, il cui prezzo viene pagato dai genitori. Senza il loro sostegno, anzi, in questi ultimi anni di crisi economica, elevato tasso di precarietà e disoccupazione giovanile, il livello del mercato immobiliare residenziale sarebbe stato con ogni probabilità ridotto ancora di più ai minimi termini.
Quali sono le coperture assicurative sui mutui
Per quanto riguarda invece le coperture assicurative , l’unica assicurazione sul mutuo effettivamente obbligatoria è la polizza incendio e scoppio, che ha lo scopo di proteggere l’immobile posto a garanzia del mutuo contro numerosi eventi quali, appunto, incendio, scoppio, fulmini ed esplosioni (come, per esempio, quelle provocate dalla fuoriuscita di gas). Una delle Polizze assicurative facoltative che gli italiani intendono sottoscrivere con maggiore frequenza è sicuramente l’Assicurazione Temporanea Caso Morte. La Polizza Caso Morte abbinata al mutuo è una copertura assicurativa che consente ai beneficiari del sottoscrittore (spesso coincidenti con gli eredi, ma potrebbe non esser così) di poter usufruire di un capitale o di una rendita nel caso in cui si verifichi il decesso dell’assicurato. Ne deriva che sottoscrivere una Polizza Caso Morte equivale a garantire una somma cospicua nell’ipotesi di scomparsa del mutuatario, permettendo ai propri cari di poter continuare ad onorare il debito nei confronti della banca, anche senza il reddito del de cuius.
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