La compravendita di proprietà digitali nel Metaverso rappresenta, ad oggi, un mercato che ha mosso oltre 25 miliardi di euro con circa undici piattaforme a dominare la scena mondiale.
Il Metaverso, questo sconosciuto
Nonostante i settantamila utenti che hanno già acquistato o venduto una land virtuale, la stragrande maggioranza dei potenziali fruitori di questo business è pressoché ignara della sua esistenza o del suo utilizzo.
I motivi possono essere molteplici: da una parte, vi è sicuramente l’incertezza del mercato delle criptovalute, asse portante del metaverso, e la controversa reputazione del loro utilizzo. D’altro canto, molti utenti, seppur alfabetizzati dal punto di vista digitale, trovano non poche difficoltà ad accedere a questi servizi e capire come poterli sfruttare. Questo è, probabilmente, il più grande collo di bottiglia con cui, al momento, i mondi digitali devono confrontarsi.
Metaverso, come comprare immobili e proprietà digitali
Anzitutto, per poter acquistare qualsiasi asset digitale o NFT è necessario possedere delle criptovalute, nella maggioranza dei casi, unico strumento economico del Metaverso. E qui si apre il vaso di Pandora: ci si scontra con concetti quali le piattaforme di scambio (come ad esempio Binance, Kraken o Coinbase), i tassi di cambio dalle variazioni vertiginose, le tasse sulle transazioni (chiamate “gas fees” in gergo) o i portafogli digitali, che non dispongono di alcuna forma di garanzia da parte di enti terzi (in conformità col concetto di decentralizzazione) ed il cui contenuto, una volta inviato, anche se erroneamente, ad un altro portafogli, non può, in alcun modo, essere recuperato.
Quanto costa investire nel Metaverso
Ecco allora che, anche coloro che vorrebbero dare una possibilità all’immobiliare digitale, devono confrontarsi con un senso di insicurezza ed incertezza che vanifica qualsiasi sforzo di marketing o di sviluppo tecnologico.
Non è un segreto il fatto che investire nel Metaverso sia estremamente rischioso e che ci si debba affacciare ad esso dal punto di vista economico soltanto con cifre che si è disposti a perdere interamente.
Tanto per citare un esempio, una land virtuale su The Sandbox a marzo 2022 aveva un prezzo di partenza di circa 3 mila euro per 10 mila metri quadrati. Ad oggi, dopo solo un anno, complice il crollo delle criptovalute e, più in generale, del mercato globale, la stessa parcella può essere acquistata per poco più di 1.200 euro.
Metaverso, soldi remunerati solo a lunghissimo termine
Non necessariamente. Questa tipologia di andamento rispecchia quella generica di un qualsiasi mercato e sarebbe troppo semplicistico identificare una perdita di valore, probabilmente temporanea, con il fallimento di un intero concetto.
Gli investimenti nel metaverso sono a lungo, probabilmente lunghissimo termine (tra i 5 e i 15 anni) e non bisogna focalizzarsi sulle oscillazioni locali del valore delle land per tirare le conclusioni, a meno di non voler speculare sulla mera compravendita di queste ultime (attivita assolutamente redditizia se condotta nel modo corretto).
Come per chi ha acquistato i primi bitcoin nel 2010, i risultati potrebbero essere evidenti soltanto tra diversi anni quando, magari, si potranno esplorare intere città, foreste o mondi virtuali in contesti profondamente immersivi, resi possibili da strumenti di cui oggi non possiamo immaginare l’esistenza ma che, senza dubbio, potrebbero cambiare radicalmente la società come la conosciamo oggi.