Europa: aumenterà il Pil, ma anche l’inflazione

L’onda lunga della pandemia di coronavirus investe le principali economie europee. Lo testimonia la mappa dei danni alla produzione disegnata dalla società di analisi e trading Ihs Markit e dal report dedicato al Pil europeo, pubblicato poche ore fa da Moody’s. L’indice Pmi Markit dell’Eurozona segna a marzo un calo a 31,4 punti, rispetto ai 51,6 di febbraio. Una flessione di ben 10,2 punti. Per trovare nel passato un crollo simile bisogna tornare a febbraio 2009, quando l’indice scese a 36,2 punti.

L’indicatore dell’attività d’impresa europea segna, si legge su Adnkronos, il calo delle attività terziarie (ricezione, turismo, ristorazione…) che a marzo scende a 28,4 punti, dai 52,6 di febbraio. Il record peggiore da luglio 1998. L’indice della produzione manifatturiera segna invece il valore minimo degli ultimi 131 mesi: 39,5, rispetto ai 48,7 del mese precedente. Male anche l’industriale che scende di nove punti, passando a 39,5. La maggiore contrazione mensile da aprile 2009.

L’Italia, che secondo Cerved rischia di perdere 641 miliardi di fatturato delle proprie imprese, non è sola in mezzo al guado. Soffre il Regno Unito che rivive tempi lontani più di 20 anni. La più recente rilevazione del Ihs Markit Pmi flash (12-20 marzo) rileva un calo mensile combinato manifatturiero-servizi di quasi 16 punti rispetto a febbraio. Una flessione superiore ai massimi della crisi finanziaria globale di dodici anni fa. Con 37,1 punti a marzo, in calo rispetto a 53,0 di febbraio, l’indice segnala la più rapida flessione dell’attività del settore privato dall’inizio della serie nel gennaio 1998. Il minimo storico di 38,1 è stato registrato nel novembre 2008.

Non va meglio in Francia dove l’indice Pmi di Ihs Markit segna 29 punti a marzo, rispetto a 52,6 di febbraio. L’attività del settore privato francese si è contratta al ritmo più sostenuto in quasi 22 anni di raccolta dei dati a marzo, a causa alla chiusura delle attività per la pandemia di Covid-19. Anche l’attività commerciale in Germania subisce un forte calo a marzo, guidata da una contrazione record nel settore dei servizi. L’indice sulla produzione è sceso da 50,7 di febbraio a 37,2 di marzo. E’ il calo più basso da febbraio 2009.

Il filo rosso della recessione corre tra Occidente e Oriente. A Tokyo la rilevazione dell’indice Pmi Markit in collaborazione con Jibun Bank, segna a marzo 44,8 punti rispetto a 47,8 di febbraio. L’indice della produzione è crollato a 35,8 a marzo, rispetto a 47 del mese precedente. L’indice del settore dei servizi, invece, segna un calo a marzo a 32,7 da 46,8 di febbraio.