Mario Draghi
MARIO DRAGHI

Alla fine del G7 di Elmau Mario Draghi affronta i temi del rinnovo energetico, della guerra in Ucraina e delle forniture di gas e di petrolio. Il presidente del consiglio italiano è  ottimista anche quando parla della situazione economica europea, che sta subendo dei rallentamenti, ma che vede l’Italia tenere.

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Nuova operatività ristori Emilia-Romagna

A partire dal 21 novembre ampliata l’operatività dei Ristori da €300 milioni riservati alle imprese colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna. La nuova misura, destinata a indennizzare le perdite di reddito per sospensione dell’attività per un importo massimo concedibile di 5 milioni di euro, è rivolta a tutte le tipologie di impresa con un fatturato estero minimo pari al 3%.


Ci sono forniture di energia a sufficienza

«Se la Russia deciderà di tagliare all’improvviso tutte le forniture ci devono essere dei piani di emergenza, – dice Mario Draghi, che però è ottimista sull’indipendenza energetica – ma le scorte stanno incrementando in modo positivo, abbiamo raggiunto un buon livello di scorte e quindi pianifichiamo di completarle. Siamo capaci di gestire questa transizione nel momento in cui saremo completamente indipendenti dal gas russo».

L’emergenza energetica legata alla guerra non modifica in nulla quelli che sono gli obiettivi climatici, al punto che è stato ribadito nella riunione dei Big della terra, che non è  stata accantonata l’idea di un club del clima. «C’è una situazione di emergenza per quanto riguarda il gas ma non c’è la volontà di dire che questa emergenza possa farci dimenticare gli obiettivi climatici- ha continuato Mario Draghi – Non abbiamo bisogno di un aumento delle forniture di gas a lungo termine ma della sostituzione di fonti esistenti». Rimane quindi l’obiettivo fermo del rinnovo dei modi di approvvigionamento.

Non è necessario sminare i porti per avere il grano

L’altro tema all’ordine del giorno è quello del grano ucraino fermo da settimane nei porti. Il rischio è quello di un ulteriore aumento dei prezzi, ma anche di una vera e propria carestia per i paesi dell’Africa. 

«Molti di noi pensavano che occorreva sminare i porti per riuscire a portar fuori il grano, – ha spiegato – ora ci sono dei corridoi sicuri attraverso cui far passare le navi. Questo significa guadagnare dalle due settimane a un mese di tempo, quello previsto per fare uno sminamento».

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L’economia italiana ha tenuto

Anche l’economia italiana è stata al centro delle comunicazioni del presidente del consiglio:

«Per ora l’economia dell’area euro sta rallentando, – ha detto – ma non stiamo prevedendo una recessione, l’economia italiana sta andando meglio di quanto ci aspettavamo qualche mese fa». Infine è stata ribadito il favore all’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato.