Alessandro Bernini
Alessandro Bernini, Ceo di Marie Tecnimont

Un piano industriale che prevede di raddoppiare i ricavi entro il 2033 a 7 miliardi di euro, aumentando l’Ebitda di 3-4 volte, con un margine sui ricavi compreso tra l’8 e il 9%. È quello presentato da Maire Tecnimont. Il ceo Alessandro Bernini ha spiegato che per raggiungere gli obiettivi saranno investiti oltre un miliardo di euro, con 200-250 milioni per finanziare l’m&a di nuove tecnologie; e non ha escluso lo scorporo degli asset «green» del gruppo, parte della business unit Sustainable technology solutions (Sts), anche attraverso una Ipo o l’ingresso di soci di minoranza; a Sts saranno destinati complessivamente 400-450 milioni di euro. «La divisione non è più solo un’aggregazione contabile, ma ora è legata a una holding, NextChem, un veicolo autonomo e con una visione chiara di business» ha spiegato Bernini.

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Maire Tecnimont, il piano industriale: obiettivo payout a due terzi dell’utile netto

Per il 2023 sono attesi ricavi compresi tra 3,8 e 4,2 miliardi, un margine Ebitda tra il 6 e il 7% e una mole di investimenti pari a 95-115 milioni, quattro volte quelli dell’anno scorso. Il 2022 si è chiuso con ricavi per 3,464 miliardi, in crescita del 20,9% rispetto all’anno precedente, e un Ebitda di 209,3 milioni (+20,5%). Nel 2032, a fine piano, il payout potrebbe salire oltre l’attuale livello del 45%, fino a raggiungere i due terzi dell’utile netto consolidato. Il Gruppo guarda a una possibile espansione in India, e non nasconde la voglia di ritornare operativo sul mercato russo: «ne saremmo lieti, se dovessero ripresentarsi le condizioni e in condivisione con tutti gli organi istituzionali» ha aggiunto Bernini.