Vent’anni fa in Italia c’erano circa 800 punti di generazione elettrica, oggi sono oltre 1 milione. Di fronte a questa complessità servono tecnologie, competenze, innovazione. Regista del sistema elettrico nazionale e della transizione energetica è Terna, che abilita la transizione verso nuovi modelli di produzione e consumo dell’energia elettrica. Le infrastrutture energetiche e, in particolare, le reti di trasmissione di energia elettrica, rivestono un ruolo chiave perché rappresentano uno degli strumenti per contribuire al raggiungimento degli ambiziosi target nazionali ed europei di decarbonizzazione.
Lavorare per la realizzazione della rete elettrica del futuro significa anche pensare a come gestire questa infrastruttura sempre più tecnologica e sempre più complessa. L’innovazione, che abbraccia gli asset, i processi e le persone, è perciò uno dei pilastri su cui si basa il business della società guidata da Giuseppina Di Foggia.
Il piano di innovazione di Terna si pone l’obiettivo di gestire l’evoluzione del sistema elettrico, di incrementare le prestazioni e la resilienza delle reti di trasmissione, di aumentare l’efficienza e ridurre al massimo i rischi derivanti dalle attività di manutenzione, nonché di affrontare al meglio le nuove modalità di lavoro aiutando a creare un’azienda in cui sempre più al centro ci sono le persone; il tutto con particolare attenzione alla sostenibilità e alla transizione energetica come fattori chiave dell’attività dell’azienda, a favore di una transizione giusta che crei valore e benefici per l’azienda, per i suoi stakeholder e per il sistema circostante.
Per rispondere alla crescente complessità del sistema, Terna ha dedicato circa 1,2 miliardi di euro di investimenti, dei 10 miliardi di euro complessivi previsti dall’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025 ‘Driving Energy’, alla digitalizzazione e all’innovazione. Sono circa 70 i progetti di innovazione attivi in Terna: il 70% di questi è dedicato al core business, ovvero alla manutenzione della rete nazionale e alle attività di dispacciamento dell’energia elettrica; il 20% dei progetti è dedicato a soluzioni innovative afferenti ambiti “adiacenti” ma applicabili al settore elettrico. Il 10% è, infine, rappresentato dai progetti di innovazione disruptive, come il quantum computing o il metaverso.
L’innovazione applicata al core business di Terna si concentra su cinque aree tecnologiche: ‘Digital’ (soluzioni intelligenti per la gestione dell’energia e della potenza), ‘Energy Tech’ (soluzioni innovative che utilizzano tecnologie più efficienti e green), ‘Grid Tech’ (tecnologie a favore di una gestione efficace dell’infrastruttura di rete), ‘Advanced Materials’ (attività di ricerca e sviluppo per l’utilizzo di materiali eco-compatibili a ridotto impatto sull’ambiente) e ‘Robotics’ (per l’automazione dei processi). Droni e robotica sono tecnologie che Terna utilizza, sviluppando e sperimentando soluzioni, e, sempre più, facendo leva anche sulle competenze distintive delle persone dell’azienda, in particolare sugli aspetti di sicurezza e miglioramento delle condizioni di lavoro del proprio personale tecnico: proprio in questi ultimi ambiti Terna detiene, infatti, diversi brevetti a tutela della proprietà intellettuale sviluppata.
Terna sta procedendo con le attività di installazione di sensori, sistemi di monitoraggio e diagnostica, anche predittiva, al fine di migliorare la sicurezza, l’affidabilità e la resilienza delle reti elettriche, a beneficio anche dei territori in cui si trovano a passare gli elettrodotti. Sui tralicci di Terna sono stati collocati innovativi strumenti digitali: stazioni meteo, sensori di tiro, accelerometri, inclinometri applicati a cavi e funi.
IoT4TheGrid è il progetto che permette al gestore della rete elettrica di raccogliere ed elaborare, grazie a sensori brevettati e progettati in Terna, i dati per efficientare la manutenzione, gestire i flussi, limitare eventuali disservizi e incrementare la sicurezza della rete. La creazione di un digital twin, una rappresentazione digitale della rete elettrica, permetterà di ricevere dati non solo tecnici dell’oggetto, ma anche esterni alla rete come temperatura, umidità o inclinazione dei sostegni, per anticipare gli eventi avversi e rendere il sistema più efficiente. La società ha già avviato una serie di progetti pilota in diverse regioni italiane.
L’utilizzo dei droni nella gestione della rete di trasmissione nazionale è legato sia all’attività dei cantieri sia alle attività di monitoraggio e manutenzione. Un progetto di innovazione ha permesso di sviluppare un drone per attività specialistiche, su cui installare attrezzature portatili da tele-guidare, in particolare, per la misura della resistenza elettrica dei conduttori delle linee di alta tensione, sfruttando le potenzialità di uno strumento in grado di rilevare dettagli microscopici, facilitare la diagnosi e raccogliere dati per futuri controlli da remoto.
I droni comportano anche diversi vantaggi di accessibilità, specie in zone impervie, dove le campate delle linee sono difficilmente raggiungibili, e per l’incremento della sicurezza delle operazioni, dato che per l’ispezione e il monitoraggio delle linee con droni non è necessaria la presenza di personale in quota.
Per una società come Terna, i dati, trasformati poi in informazioni utili, e l’intelligenza artificiale sono strumenti fondamentali da applicare alle diverse attività e ai processi aziendali, a partire da quelle legate al proprio core business di transmission system operator.
L’AI viene sfruttata, per esempio, nel dispacciamento, ovvero quell’attività con cui Terna, in tempo reale, istante per istante, mantiene in perfetto equilibrio la quantità di energia elettrica immessa nel sistema e quella consumata.
Ma non solo: software di intelligenza artificiale, opportunamente addestrati con le competenze di Terna, vengono utilizzati anche per le attività di manutenzione della rete: la mole di dati raccolti tramite le ispezioni aeree, effettuate continuamente attraverso la flotta di elicotteri di Terna, viene elaborata attraverso algoritmi di AI che permettono di venire a conoscenza di eventuali danni sulla rete e consentono, così, di tenere l’infrastruttura elettrica nazionale al massimo dell’efficienza.
Fare innovazione, per Terna, significa anche aprirsi alle soluzioni che possono arrivare sia dall’interno dell’azienda sia da attori esterni come startup, ricercatori e pmi innovative. A tal fine la società ha lanciato la piattaforma Terna Ideas: nata inizial-mente a supporto del programma di Cor-porate Entrepreneurship, si è trasformata in uno strumento aperto alle realtà innovative esterne, con l’obiettivo di identificare soluzioni e ini-ziative in grado di contribuire alla transi-zione energetica.
Sulla piattaforma di open innovation è presente uno spazio per invitare le aziende innovative a presentare le proprie soluzioni attraverso challenge, di volta in volta proposte proprio su questo nuovo spazio virtuale. Eoliann e Fast Computing sono le due startup scelte, fra le dieci finaliste, per collaborare con Terna nell’ambito della call “Data Science for Resilience”, lanciata per individuare soluzioni digitali a favore di una sempre maggiore resilienza della rete di trasmissione nazionale. A questa prima challenge hanno partecipato ben 71 startup. La piattaforma ospita anche una sezione dedicata alle cosiddette “start-up in fundraising” per candidarsi a far parte di quelle realtà innovative che saranno partecipate da Terna Forward, il veicolo societario creato dal Gruppo Terna per le attività di corporate ven-ture capital.