Una frenata generale nelle intenzioni d’acquisto e lo spostamento verso il mercato delle locazioni: questo ciò che emerge dall’analisi di CENTURY 21, il più grande network per l’intermediazione immobiliare del mondo, sul mercato di Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli, Firenze e Catania nei primi 8 mesi dell’anno. Dalle nuove tendenze, come il co-living, alla centralità del mercato italiano e fino ai consigli dell’esperto per i giovani che vogliono comprare casa, commenta il panorama del mercato immobiliare Marco Tilesi, Ceo e co-founder di CENTURY 21 Italia.

I dati sulle compravendite del secondo trimestre sono positivi e mostrano un mercato immobiliare forte, ma nuovi elementi, come l’incremento dei tassi d’interesse e l’aumento dei prezzi d’acquisto, rischiano di frenarlo. Qual è la sua previsione da esperto del settore?

I dati in nostro possesso indicano una frenata generale nelle intenzioni di acquisto e un travaso di questa richiesta nel mercato delle locazioni. I tassi di interesse, il caro bollette e le incertezze lavorative conseguenti hanno determinato infatti una maggiore cautela da parte sia degli istituti bancari nell’erogare mutui, sia delle famiglie che vogliono impegnarsi nell’acquisto di un immobile, e quindi nel prendere il mutuo. 

Qualche dato, per far capire meglio di cosa stiamo parlando: CENTURY 21 ha analizzato il mercato immobiliare di Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli, Firenze e Catania nei primi 8 mesi dell’anno 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021, e ciò che emerge è che l’interesse all’acquisto segna un “meno” rispetto al 2021 su tutte le principali città. A Roma -10,3% e a Milano -11,7%, arrivando ai picchi del -17,5% a Bologna, -15,6% a Napoli e -14,8% a Torino. Più moderato, ma comunque in negativo rispetto al 2021, il calo delle percentuali di interesse all’acquisto a Firenze (-6,9%) e a Catania (-5,8%). Sempre secondo l’analisi, in alcune delle città prese in esame i prezzi di vendita proposti sono saliti: Milano ha il podio, con un incremento del +4,8%, seguito dal +3,2% di Bologna, dall’1,8% di Torino e dall’1,5% di Roma.

In sostanza, gli italiani hanno dirottato il desiderio di comprare casa verso l’interesse all’affitto. In tutte le città analizzate, le ricerche di affitto sono in crescita rispetto allo scorso anno: a Milano, nei primi 8 mesi del 2022 se ne è registrato un aumento del +6,2% rispetto allo stesso periodo del 2021, a Bologna del +7,5%, a Firenze del +7,2%, a Catania del +10,9%. Più modesta, ma comunque presente, la crescita a Napoli (+1,4%), a Torino (+0,8%) e a Roma (+1,6%).

A Milano è diventato difficilissimo trovare casa e in più i prezzi sono saliti. Quali sono, se ci sono, le città in cui ha senso comprare casa in Italia?

A eccezione di Milano, dove i prezzi sono molto cresciuti, negli altri capoluoghi non si sono registrati particolari rincari. Se parliamo di valori, quasi tutte le città italiane oggi sono prezzate a valori di sconto rispetto a molti anni fa, e siamo sicuri che l’eventuale crisi economica, se avrà degli effetti sul numero di compravendite, non l’avrà sui prezzi. Per tale motivo, in questo momento l’acquisto di un immobile a scopo di investimento è una scelta molto sensata. Attualmente, se dovessi scommettere su una città quanto al rapporto tra prezzo e potenziale crescita, punterei su Roma.

Si inizia a parlare di residenze per studenti o per persone in terza età, o di soluzioni rent-to-buy (per cui parte dei canoni di locazione viene destinata al futuro acquisto della casa in cui si abita). Quali sono le tendenze del mercato immobiliare? Comprare casa come facciamo ancora oggi diventerà impossibile o coesisteranno case tradizionali accanto a nuovi trend?

Nessun ventenne comprerebbe i suoi abiti nello stesso posto dove li compra suo nonno. Le esigenze, la logistica e i gusti cambiano con il passare del tempo. È naturale prevedere un prossimo futuro in cui l’offerta abitativa proporrà soluzioni sempre più specifiche, come del resto sta già facendo. Ma non bisogna dimenticare che alla fine dei conti siamo sempre animali sociali e abbiamo bisogno di una comunità plurale. In questo senso osserviamo con particolare attenzione tutte quelle soluzioni di co-living che si stanno sviluppando all’estero, in cui la costruzione della comunità passa per l’unione di residenti accomunati prima di tutto dalla voglia di condividere spazi comuni. Sono tuttavia fenomeni che richiedono molto tempo per affermarsi diffusamente. Nel frattempo, la casa come la concepiamo noi continuerà a essere la proposta più gettonata.

C’è stato di recente il summit di Century21, che ha raccolto rappresentanti da 43 paesi: perché è stata scelta proprio Roma? E cosa emerge dal summit nel paragone tra l’Italia e gli altri Paesi nel campo immobiliare?

L’Italia è un paese centrale nell’economia europea ed è, nonostante tendiamo a guardare i nostri vicini con soggezione, fortemente attrattivo per stile di vita e patrimonio artistico. Era naturale, pertanto, che appena avviata l’apertura della nostra sede italiana nascesse la volontà di portare qui l’International Masters Meeting. Essendo parte di un network mondiale, abbiamo il polso di ciò che succede ovunque e in tempo reale. Il nostro mercato è molto apprezzato in questo momento perché è meno volatile di quello di altri paesi, più ponderato. In particolare rispetto ai molti paesi dov’è presente il “rischio bolla” (come gli Stati Uniti o il Canada), la minore frenesia del nostro mercato, pur in presenza di eccellenti fondamentali, viene valutata molto positivamente.

Cosa consiglierebbe a un giovane che vuole comprare casa oggi? Quali sono gli step essenziali da seguire?

Un giovane che vuole comprare casa fa il miglior investimento economico della sua vita e pertanto merita tutto l’incoraggiamento possibile. Ci sono tutele e mutui per i giovani da prendere in considerazione prima di acquistare. Più di ogni altra cosa, il consiglio è di farsi seguire da un agente professionista che possa fare da guida in questo percorso.

Century21 è attiva in Italia da ormai quasi due anni, quali sono le prospettive per l’azienda nel medio periodo?

In una prima fase, abbiamo l’obiettivo di crescere velocemente con le affiliazioni sul territorio. Per noi l’esperienza del cliente è centrale nella definizione del business model. Posto che i clienti richiedono sempre di più i servizi aggiuntivi, oltre alla mediazione, strategicamente ci aspettiamo di accrescere la nostra partecipazione in prima persona nelle attività legate ai servizi collaterali.

Come Century 21 Italia, abbiamo in programma di assumere oltre 1000 risorse e 115 nuove agenzie immobiliari nei prossimi 4 anni. Le figure ricercate sono molte: dai broker titolari di agenzia, ai consulenti e agenti immobiliari anche alla prima esperienza, fino alle figure tecniche e amministrative di supporto.