Gli economisti hanno grandi speranze per l’economia globale nel 2022, ma molto dipende da come si comporteranno le banche centrali. Più in particolare, gli esperti ritengono che l’economia globale “reale” – cioè aggiustata in base all’inflazione – crescerà del 4,4%, guidata principalmente da Stati Uniti, Europa e Cina, rispettivamente del 3,9%, 4,2% e 5,3%.
Il rovescio della medaglia è nell’inflazione
Ma c’è una fregatura: quella crescita – motivata da una ripresa della spesa dei consumatori e da una riduzione delle strozzature dell’offerta – potrebbe continuare a spingere i prezzi verso l’alto, motivo per cui gli economisti si aspettano che l’inflazione tocchi il 3,5% in tutto il mondo l’anno prossimo. Questo potrebbe incoraggiare la Federal Reserve (la Fed) ad aumentare i tassi di interesse già a metà del 2022, anche se la Banca Centrale Europea (Bce) ha detto che non ha intenzione di fare lo stesso almeno fino al 2024. Ma se l’inflazione continuasse a pesare tanto sulla regione, potrebbe essere costretta a cambiare subito questa posizione…In effetti, la Fed è in un pasticcio: se la banca centrale rende il prestito di denaro più costoso aumentando i tassi, rischia di limitare la crescita economica e non soltanto l’inflazione. Gli acquirenti americani hanno solo tanto denaro da spendere, dopo tutto, ed è probabile che comprino meno cose belle se si trovano di fronte a cartellini dei prezzi costosi. La Fed, quindi, ha bisogno di temporizzare perfettamente i suoi aumenti dei tassi l’anno prossimo per godere del meglio dei due mondi.