Molta della competitività del nostro Paese si gioca sulle tecnologie digitali e sulla connettività di ultima generazione. Una sfida che rientra nella mission di Cellnex Italia, tower operator che fa parte del gruppo spagnolo Cellnex Telecom, colosso europeo delle torri di trasmissione che ha trovato nell’Italia il secondo più importante mercato: il nostro Paese ha contribuito, infatti, con circa 850 milioni di ricavi al fatturato consolidato 2022 di 3,5 miliardi di euro (la semestrale del 2023 ha registrato invece ricavi già per 2 miliardi di euro).

«Siamo il principale player europeo di infrastrutture di telecomunicazioni wireless ed essendo un operatore neutrale, i nostri clienti beneficiano dei risparmi finanziari derivanti da un’infrastruttura condivisa», spiega Gianluca Landolina, già a capo delle attività in Italia e da poco nominato alla guida di Cellnex Uk, sostituito nel ruolo di managing director Italia da Luca Luciani. Le oltre 26mila torri gestite nella Penisola costituiscono in effetti una delle reti più fitte e capillari dell’intero territorio nazionale e consentono a Cellnex di fornire servizi in modalità multi operatore, fondamentali per lo sviluppo di reti e servizi wireless, per ottimizzare investimenti, assicurare efficienza e minimizzare l’impatto ambientale. 

«La sostenibilità è nel nostro Dna e sin dalla sua creazione, nel 2015, Cellnex ha aderito al United Nations Global Compact. Perseguiamo gli obiettivi dell’Esg Master Plan 2021-2025 integrando etica e buona governance, ma anche iniziative sociali e ambientali allineate agli obiettivi dell’Agenda Onu 2030. L’ultimo report di sostenibilità relativo al 2022 ha evidenziato una riduzione di circa il 18% delle emissioni di gas serra, mentre l’utilizzo di energie rinnovabili è cresciuto del 40% nel 2022. Risultati che ci rendono orgogliosi di poter contribuire con le nostre torri di telecomunicazioni e con la realizzazione dei nostri progetti Das, Distributed Antenna System, dedicati ad assicurare copertura di segnale cellulare – dati e voce – multi operatore, a rendere le infrastrutture del Paese più sicure, resilienti e sostenibili, grazie alle reti di ultima generazione, compresi i sistemi 5G», sottolinea Landolina. Soluzioni fondamentali anche in ottica smart city e mobilità sostenibile.

«A questo proposito», spiega il manager, «Cellnex Italia, insieme a Cellnex Austria, ha da poco finalizzato lo studio di fattibilità, finanziato al 50% dalla Commissione Europea, per il progetto di sviluppo dell’infrastruttura 5G in Europa per garantire una copertura con tecnologia mobile 5G sulla tratta autostradale A23 che da Udine oltrepassa il confine austriaco, per un totale di oltre 100 chilometri: l’obiettivo è promuovere una rapida diffusione e l’adozione di reti ad altissima velocità all’interno delle infrastrutture di trasporto dorsali in tutti i territori Ue, per massimizzare la coesione territoriale dell’Unione». Il settore delle tower company è uno dei settori industriali a più evidente ed efficace “sostenibilità”: si basa sulla condivisione di torri con quanti più operatori telefonici possibile (mentre prima ognuno aveva le proprie torri), ed è, quindi, un’infrastruttura critica per la nazione che pretende alti livello di servizio.

«Lo sviluppo sostenibile è per noi centrale e lo testimoniano i rating ricevuti da Ftse4Good e i solidi progressi nel Sustainalytics Esg Risk Rating, che ci ha collocati nel primo 1% delle aziende del settore delle telecomunicazioni e nel primo 4% a livello mondiale», sottolinea Landolina. «Come gruppo siamo molto impegnati sugli Sdg che abbiamo identificato come prioritari. Ad esempio, il 77% dell’energia che consumiamo proviene da fonti rinnovabili e l’obiettivo è arrivare in due anni al 100%. Abbiamo adottato politiche volte a migliorare il work-life balance delle persone che lavorano con noi e diverse iniziative sul tema della diversity & inclusion. Abbiamo una presenza femminile in posizioni di management pari al 26% e l’obiettivo al 2025 è arrivare al 30%. L’Italia in questo senso è un esempio virtuoso: il 50% del nostro management team è femminile, come pure 3 componenti su 7 del CdA e la percentuale femminile in organico è raddoppiata negli ultimi anni».