Diciassette miliardi euro in meno è la conseguenza del trimestre nero dei mercati finanziari sul patrimonio complessivo affidato dai clienti alle reti di consulenti finanziari A fine dicembre, la rilevazione effettuata da Assoreti evidenzia una valorizzazione dei prodotti finanziari e dei servizi di investimento distribuiti dagli intermediari associati, tramite l’attività dei propri consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, pari a 513,9 miliardi di euro (erano 531 a fine settembre), con una flessione congiunturale del 3,3% ed una contrazione tendenziale dello 0,9%. La flessione del patrimonio è riconducibile esclusivamente all’andamento dei mercati finanziari nell’ultimo trimestre dell’anno, che ha ampiamente inciso sui risultati di raccolta realizzati nello stesso periodo (6,3 miliardi di euro). La valorizzazione complessiva dei prodotti del risparmio gestito si attesta sui 369,3 miliardi di euro (-4,7% su settembre 2018; -3,5% su dicembre 2017), mentre quella dei prodotti in regime amministrato è pari a 144,6 miliardi di euro (+0,6% su settembre 2018; +6,3% su dicembre 2017). Il patrimonio degli Oicr sottoscritti direttamente risulta pari a 173,9 miliardi di euro, con una flessione congiunturale del 6,0% e un’incidenza complessiva sul portafoglio totale che scende al 33,8%. I prodotti assicurativi e previdenziali, con 140,8 miliardi di euro, vedono una flessione del 2,9% ed evidenziano un’incidenza nel portafoglio dei clienti delle reti sostanzialmente stabile e pari al 27,4%. Le gestioni patrimoniali individuali si attestano sui 54,6 miliardi di euro (-5,1%), con un’incidenza sul portafoglio totale pari al 10,6%. A fine mese, il contributo complessivo delle reti al patrimonio investito in Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, si attesta a 295,2 miliardi di euro, con un’incidenza del 31,1% sul patrimonio totale investito in fondi (il patrimonio gestito è pari a 950,4 miliardi di euro, è il dato provvisorio). Nell’ambito del risparmio amministrato il portafoglio titoli ammonta a 66,3 miliardi di euro (+0,3%), ossia al 12,9% del patrimonio totale: aumenta la quota dei titoli di Stato e dei certificates mentre la valorizzazione dei titoli azionari risente della flessione dei mercati. La liquidità in portafoglio raggiunge i 78,3 miliardi di euro (+0,9%). Il gruppo Fideuram Ispb guida la classifica delle consistenze patrimoniali con 205 miliardi di euro, seguito da Banca Mediolanum con 67 miliardi e Fineco con quasi 60 miliardi.
Le reti pagano dazio ai mercati in crisi: il patrimonio cala di 17 miliardi
Il comparto dei consulenti finanziari accusa il colpo del trimestre nero sui mercati finanziari. Nella composizione del portafoglio i prodotti di risparmio gestito calano del 4,7% mentre cresce leggermente il peso del regime amministrato dello 0,6%