Innovazione sostenibile

Non possiamo certo dire “questo sconosciuto” poiché nel 2021 il Messico si è confermato al quarto posto come mercato di destinazione delle esportazioni italiane nelle Americhe, dietro a Stati Uniti, Canada e Brasile. Ci sono però nuove opportunità, come è riportato nel recente Report Sace dal titolo “Focus On Messico: un “nuovo” protagonista sulla scena globale?”.

Messico, verso un nuovo record di export dall’Italia

Non solo. Il totale dei beni in valore esportato è stato di €3,9 mld, pari ai livelli del 2019 e non lontano dal record storico di €4,3 mld del 2018. Nell’ultimo decennio le esportazioni verso il Messico hanno evidenziato una progressione netta, anche tenendo conto dell’annus horribilis 2020. I dati relativi ai primi 9 mesi del 2022 evidenziano inoltre una forte crescita rispetto allo stesso periodo del 2021 (+48%) ma in tempi di inflazione elevata è opportuno effettuare anche i confronti in termini di volumi: l’aumento è confermato ma decisamente più ridotto nell’entità (+10%). Sta novità è che se i flussi degli ultimi tre mesi dell’anno confermeranno i ritmi dei mesi precedenti, il 2022 si chiuderà con il nuovo record storico in valore per l’export italiano verso il Messico, intorno a €5 mld.

Le esportazioni italiane verso il Messico sono ben diversificate, a riflesso della complessità dell’economia del Paese, per cui se come di consueto è la meccanica strumentale a essere largamente al primo posto (31,6% nel 2021), sopra il 5% del totale si trovano i prodotti in metallo, i mezzi di trasporto, i prodotti chimici e farmaceutici, la gomma e plastica, il tessile e abbigliamento, gli apparecchi elettrici e l’altra manifattura.

Le previsioni Sace: Italia secondo fornitore europeo

Le previsioni SACE per il 2023 e 2024 evidenziano un’ulteriore crescita del nostro export verso il Messico, rispettivamente del +4,5% e +4%: ciò può contribuire al consolidamento dell’Italia quale secondo fornitore europeo del Paese dietro la Germania. Risultato significativo considerando la forte impronta spagnola in Messico a causa della storia coloniale e tenendo conto che l’emigrazione italiana verso il Messico è stata molto limitata rispetto ad altri contesti latinoamericani.  L’ulteriore rafforzamento del settore manifatturiero previsto nei prossimi anni, accelerato dalnearshoring, determinerà una crescita della domanda messicana di beni intermedi: a beneficiarne saranno soprattutto la chimica (+5,2% in media annua nel biennio 2023-2024), la gomma e plastica (+4,1%) e i metalli (+4,3%). Partendo da una base più alta sarà comunque significativo anche l’incremento previsto per la meccanica strumentale (+3,7%). I vecchi e “nuovi” settori messicani potranno generare opportunità importanti, per esempio nella fornitura di macchinari a servizio dell’industria alimentare per packaging e imbottigliamento, così come nella fornitura di macchine utensili.

Infine, opportunità importanti dal settore alimentare e bevande

In questi settori sono previsti incrementi del +4,4% in media: vero è che a oggi costituisce solo il 3% dell’export italiano verso il Messico però la probabile prossima ratifica dell’aggiornamento dell’accordo di libero scambio tra Ue e Messico  potrebbe dare una forte spinta alle nostre esportazioni nel settore considerato il riconoscimento e la tutela di 340 indicazioni geografiche tipiche europee (di cui 64 italiane) e il netto taglio dei dazi in import su prodotti alimentari e bevande.