Coniugare l’efficienza veneta con la creatività siciliana, per dare vita a una realtà innovativa e cercare di cambiare, cominciando dal piccolo, il destino di un territorio. Matteo Salin è un imprenditore veneto che da sempre si occupa di informatica, e che alla fine degli anni ’90 si innamorò di Lipari, nell’arcipelago delle Eolie: «Presi casa in questa bellissima isola» spiega Salin, «e così cominciò la mia vita da “pendolare” tra Vicenza, dove avevo la mia azienda, e Lipari. Ma non riuscivo a stare fermo nemmeno quando ero alle Eolie, e diedi vita quasi subito a Eolnet, società di servizi turistici e di sviluppo di sistemi web». Già dopo qualche anno, con la sua ormai consolidata compagnia di amici eoliani, Salin capì che era giunto il momento di fare di più, e di dare una mano alla popolazione isolana alle prese con il costo quasi insostenibile delle spese universitarie dei figli: «Parlando con l’ex sindaco di Lipari Michele Giacomantonio e con il presidente di Federalberghi Christian Del Bono ci venne l’idea di dare vita a un centro di formazione universitario a distanza, per facilitare gli studenti», racconta Salin. «Per le famiglie eoliane, infatti, far studiare i figli in Sicilia o in altre regioni d’Italia è davvero un’impresa: si parla di spendere almeno 10milaeuro all’anno, e molti ragazzi rinunciano agli studi proprio per le difficoltà economiche».
Ingegneria, master, ma anche corsi di lingue e di informatica: l’offerta dell’ateneo è mirata alle esigenze del territorio
Ma le Eolie, questo Salin lo sa bene, hanno bisogno di giovani formati, e di una futura classe imprenditoriale con buone basi e visione del futuro: in poche parole, hanno bisogno che i ragazzi vadano avanti negli studi e non si “fermino” a causa delle difficoltà economiche: «Nel 2017 ho deciso di fondare un ateneo telematico, che si ho chiamato “Università delle Eolie”, iniziando la collaborazione con quella grande realtà già consolidata che è UniPegaso (vedi intervista in questo stesso numero). In più, ho aperto un ufficio “fisico” proprio a Lipari, per permettere ai ragazzi e a chiunque voglia iscriversi ai nostri corsi di avere anche un interlocutore in carne e ossa, che possa assisterli e aiutarli nel loro percorso». Un piccolo ufficio, per una piccola isola. Ma il viaggio di UniEolie è appena iniziato: per il primo anno di corsi i riscontri sono stati buoni, non solo come iscrizioni, ma anche come contatti con le realtà lavorative eoliane: «La formazione che offriamo», spiega ancora Salin, «è anche e soprattutto mirata alle esigenze del territorio, allo scopo di costruire percorsi adatti allo sviluppo delle isole e dei servizi da offrire a turisti e residenti». Le tariffe sono altamente competitive, grazie a una convenzione che permette ai residenti eoliani di risparmiare sui costi di iscrizione. Inoltre è possibile frequentare anche master post-laurea, ormai quasi indispensabili nella ricerca di un lavoro qualificato: «Una delle facoltà più richieste è quella di ingegneria, oltre ai corsi per diventare insegnante di sostegno, a quelli di inglese e ai percorsi per ottenere le patenti europee di informatica. Sono tutte materie in grado di formare professionalità che qui alle Eolie sono ricercatissime. Naturalmente il nostro scopo è anche quello di prevenire la drammatica fuga di cervelli che sta depauperando l’intero Sud, isole in testa». Ma c’è anche un’altra idea che promette bene: Salin e la sua UniEolie, infatti, stanno cercando di far sviluppare anche il settore della progettualità europea, grazie alla sinergia con l’European Association for Local Democracy. Inutile dire che se il progetto di formare professionalità in grado di esprimere progetti europei andasse realmente in porto potrebbe costituire per l’arcipelago eoliano una vera e propria chiave di volta verso uno sviluppo finalmente all’altezza del suo potenziale turistico ed economico.