Grazie alle deroghe alla Pac, Politica Agricola Comunitaria, gli agricoltori potranno utilizzare i terreni lasciati a riposo per coltivare il grano. In Italia potranno essere riammessi alla coltivazione oltre 200mila ettari.
«Può rappresentare l’inizio di un’inversione di rotta. Fra terreni incolti o abbandonati, nel nostro paese, potrebbero essere recuperati un milione di ettari». Lo afferma il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, il senatore Gian Marco Centinaio, a proposito della pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto del Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali che rende operative le deroghe ai regolamenti comunitari sulla Pac per ottenere il pagamento di inverdimento (greening). Deroghe che sono state previste per sopperire alla mancanza di approvvigionamento di colture cerealicole, causata dalla crisi ucraina.
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Guerra e speculazione l’agricoltura nel mirino
«Non solo la guerra, ma anche le speculazioni a livello internazionale operate nei mesi scorsi da alcuni paesi – ricorda il sottosegretario – ci hanno fatto rendere conto di come sia rischioso dipendere in modo importante da altri per l’approvvigionamento di materie prime fondamentali, per la nostra alimentazione e per i nostri allevamenti. Dobbiamo lavorare perché non sia messa a rischio non solo la sicurezza alimentare ma anche la stabilità politico-sociale dei paesi più poveri. Un tempo eravamo noi il granaio d’Europa. Questo è un primo passo che può aiutare il nostro settore cerealicolo, che non sta facendo i conti soltanto con l’aumento dei prezzi, ma anche con difficoltà legate al clima e alla siccità». Negli ultimi mesi non sono mancati i problemi per l’agricoltura. Oltre alla siccità dovuta al caldo e alle alte temperature, ci sono stati i problemi legati alla guerra in Ucraina, ma anche alla crescita del costo dei carburanti. Già nel mese di ottobre poi è cresciuto il prezzi dei concimi e dei diserbanti, al punto che il governo ha decido di concedere la possibilità di incrementare l’uso dei biodigestato per combattere la speculazione internazionale.