Le associazioni rifioriscono se certificano la loro qualità

Con oltre 150 mila certificazioni valide delle 451 mila di tutto il resto d’Europa, l’Italia è in cima alla classifica europea per il tasso di adesione alla Certificazione ISO 9001:2015, una norma internazionale di qualità recepita dall’Uni (Ente nazionale di normazione), di carattere volontario, applicabile a qualsiasi organizzazione pubblica o privata, grande o piccola, con lo scopo di indicare come deve essere realizzato un sistema di gestione per la “Qualità”. All’insegna di un principio di fondo: la ricerca di un miglioramento continuo.

Eppure, nonostante questo primato, la norma non è ancora ben conosciuta dalle aziende, ancor meno dagli utenti finali e assai poco dalle associazioni di categoria e di professionisti.

E invece la certificazione volontaria è un’opportunità potenzialmente rivoluzionaria per chiunque si occupi di rappresentanza, perché aggiunge una funzione nuova e qualificante ad organizzazioni che spesso, nella rivoluzione permanente delle relazioni economico-industriali, hanno almeno in parte visto scemare il ruolo storico – sindacale e/o professionale – che le aveva fatte nascere.

Ma qualcosa sta cambiando e numerose associazioni stanno accostandosi alla pratica della Certificazione Uni En Iso 9001, proprio per migliorare l’autocontrollo e fornire maggiori garanzie e competenze. 

Quando un’Associazione certifica il monitoraggio delle proprie attività e dei processi dai quali esse nascono e focalizza l’attenzione sulla crescita e sulla qualità dei propri associati, il mercato percepisce un forte valore aggiunto e si sente tutelato da un circolo virtuoso che, partendo dai servizi e monitoraggi della Associazione, garantisce che l’Associato sia di riferimento ed affidabilità riconosciuta.

L’esigenza c’è, al punto da aver indotto il legislatore all’approvazione, nel gennaio 2013, della legge 4 – “Disposizioni in materia di professioni non organizzate” – allo scopo anche di definire i principi e criteri generali che disciplinano l’esercizio autoregolamentato dell’attività professionale (ad eccezione di tutte le professioni il cui esercizio presuppone l’iscrizione a un ordine o un collegio professionale). 

Un’Associazione che si certifica irradia credibilità su tutti i suoi iscritti e ravviva la propria legittimità

Ma per le associazioni che vogliamo accostarsi alla certificazione si pone il problema delle procedure, non banali. Nel progettare un Sistema di Gestione per la Qualità ci guida, certo, la normativa stessa, che fornisce tutte le regole da rispettare. Ma la normativa deve essere interpretata con la necessaria esperienza e capacità di ottimizzazione e sintesi. Le organizzazioni più piccole tendono solitamente ad approcciare in proprio il percorso de- scritto o a rivolgersi a consulenti improvvisati. In realtà tale approccio può comportare ingenti sprechi di risorse, in quanto un percorso di certificazione gestito superficialmente quasi sempre dà come risultato la bocciatura della domanda o quantomeno l’inutilità degli strumenti di controllo proposti. Del resto, il mercato ancora relativamente piccolo di queste attività circoscrive a pochi specialisti le competenze necessarie a guidarne l’implementazione. 

La certificazione ISO 9001:2015 sta conquistando le professioni non ordinistiche

Un gruppo di questi specialisti è, ad esempio, quello riunito in Ask Advisory, una realtà di consulenza che ha gemmato anche Academy ASK, un centro di formazione permanente sui temi dell’information technology, del trasporto e logistica, di cui è inoltre socio l’avvocato Andrea Arnaldi, fondatore e titolare dello Studio Lexant, tra i più attivi sul fronte della certificazione. Ask Advisor ha la peculiarità di porsi nel ruolo di intermediario fra l’azienda e l’Ente di Certificazione, garantendo una comunicazione chiara ed efficiente tra le diverse controparti, dando un aiuto concreto ed evitando che l’ottenimento della certificazione si trasformi in un inutile esercizio di burocrazia. Nel corso del 2018 associazioni come Acmi (credit manager), Aiti (tesorieri) e Andaf (direttori finanziari) hanno conseguito la certificazione Iso 9001:2015 con il supporto  di Ask.