L’Antitrust ha dato il via libera definitivo all’Ops, l’offerta pubblica di scambio, con cui Intesa Sanpaolo ha intenzione di incamerare Ubi. L’offerta, al momento, è di 17 azioni dell’istituto guidato da Messina in cambio di 10 di quello che fa capo a Massiah. Ma l’organismo per la concorrenza ha anche fatto una richiesta precisa alla principale banca italiana: deve cedere almeno 500 sportelli. Vengono richieste, si legge nella nota emessa dall’authority, «alcune misure di carattere strutturale per risolvere le preoccupazioni emerse in corso d’istruttoria riguardo ai possibili effetti anticoncorrenziali da essa derivanti». In particolare, Intesa SanPaolo dovrà cedere «oltre 500 sportelli bancari, numero ben superiore a quanto offerto originariamente. Le cessioni si dovranno realizzare nelle aree geografiche in cui si registrano le maggiori criticità concorrenziali e saranno rivolte a uno o più operatori indipendenti in grado di disciplinare la nuova entità post merger».
L’Antitrust dà il via libera a Intesa su Ubi, ma chiede la cessione di 500 filiali
Ca' De Sass dovrà provvedere a ridurre il numero di sportelli soprattutto nelle aree in cui è maggiore la criticità in materia di concorrenza